Garmin accende l’ECG, ma non per tutti

Garmin accende l’ECG, ma non per tutti






Dopo l’indiscrezione, subito rientrata, del Venu 2 Plus, Garmin attiva ufficialmente l’ECG sui nuovi modelli, negli USA e poco più

C’è una notizia interessante da Garmin. Una novità per certi versi attesa da tempo sugli smartwatch del popolare marchio, l’attivazione del sistema per effettuare un ECG al polso su un numero ristretto di modelli. C’è però anche un aspetto meno simpatico. Al momento infatti, l’azienda ha deciso di attivare la funzione solo negli USA, a Hong Kong e in Vietnam.

Paese d’origine a parte, decisione sicuramente curiosa. Anche perché per tutto il resto del mondo non risulta esserci un programma di attivazioni, ma solo una promessa generica. Una decisione difficile da comprendere, considerando la relativa facilità di attivare una funzione già inserita negli smartwatch, dove è sufficiente eseguire un normale aggiornamento del software.

Novità per pochi

Anche l’ipotesi legata alle certificazioni appare debole. Quelle richieste negli Usa sono infatti altrettanto, se non di più, esigenti rispetto ai requisiti dell’UE. Ancora di più di fronte all’assenza totale di una tabella di marcia per allargarne la portata.

In ogni caso, oltre al recente Venu 2 Plus dove è stata introdotta di serie, gli smartwatch Garmin abilitati a eseguire l’ECG sono anche Venu 3, Fenix 7 Pro ed Epix 2 Pro.

Una svolta segnata da Elevate 5

Tutti modelli con in comune la presenza del nuovo sensore Elevate 5 per il controllo della frequenza cardiaca. Abilitato per le altre funzioni, molto probabilmente l’attesa è stata legata al completamento della procedura con l’FDA.

Per quanto riguarda il funzionamento, non ci sono particolari novità. Si tratta di una procedura ormai standard, più vicina a quella utilizzata da Fitbit rispetto alla necessità di unire le mani richiesta da Apple Watch.

L’esecuzione Garmin del’ECG richiede infatti di appoggiare indice e pollice ai punti opposti della cassa, con l’indice in alto a destra, e mantenerli in posizione per trenta secondi. Al termine del quale il software sarà in grado di rilevare potenziali segnali di fibrillazione atriale, indicati sia sullo schermo sia su Connect.

Come anticipato, al momento poco più di una sperimentazione. Considerata però la risonanza delle novità riguardanti Garmin, facile pensare a un comunicato ufficiale almeno sul calendario delle disponibilità dell’ECG su scala più ampia.

Pubblicato il 18/10/2023


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