Coros Pace 2, smartwatch ideale per chi va di corsa

Coros Pace 2, smartwatch ideale per chi va di corsa






Costruito per chi ama correre, con pochi compromessi Coros Pace 2 si adatta a qualsiasi sport e non sfigura nel quotidiano

Il tracciamento dell’attività sportiva e tutte le relative analisi sono probabilmente la momento la principale ragione per l’utilizzo di uno smartwatch, soprattutto al di fuori del mondo Apple. Con le funzioni per la salute ancora alla ricerca di una maggiore affidabilità, sono questi gli aspetti dove si gioca la sfida. Tra i pretendenti, merita attenzione anche Coros con il Pace 2

Nome forse non tra i più noti, certamente però da tenere presente per chi punta a ottenere il massimo in questo senso. Accettando alcuni compromessi, pochi, su aspetti come estetica e praticità, Pace 2 mette infatti a disposizione una serie di strumenti a supporto degli sportivi come pochi altri smartwatch.

Pensato per correre

La natura di Coros Pace 2 appare evidente già al primo impatto. La praticità si rivela infatti il fattore guida dello smartwatch. Dimensioni non estremamente contenute, la cassa ha un diametro di 42 mm, ma proprio per questo colpisce la leggerezza. In totale, si parla infatti di 28 grammi, compreso il cinturino in nylon.  

Praticamente, ci si dimentica di averlo al polso dopo pochi secondi, aspetto non secondario negli sport più movimentati, a partire da corsa e nuoto. In compenso, i relativi benefici si potranno apprezzare a lungo.

Qualche appunto si potrebbe fare sul cinturino. L’opzione del nylon gioca certamente in favore di leggerezza, a scapito però di un minimo di praticità. Se la chiusura in velcro è certamente facile da gestire, la natura assorbente del materiale è tale per cui è necessario lavarlo spesso. In ogni caso, resta comunque possibile optare per quello più tradizionale in silicone, allo stesso prezzo e aggiungendo però cinque grammi di peso.

Display, compromesso ragionato

Principalmente quindi, si tratta di preferenze. Dove invece è necessario porre qualche attenzione in più è il display da 1,2”. La risoluzione da 240×240 pixel non è certamente tra le più elevate, così come la risoluzione a 64 colori.

All’apparenza, dati quasi anacronistici. In realtà, uno dei diversi indicatori della ricerca alla massima autonomia senza compromettere le funzionalità. Prima di tutto, questo permette infatti di avere uno schermo sempre acceso a bassa intensità. Il contrasto dei colori studiato decisamente bene non compromette né la leggibilità né la durata della batteria.

Qualche appunto di potrebbe invece fare sui quadranti. La scelta è decisamente ampia, la sobrietà forse un po’ meno. L’ambizione di mostrare più informazioni possibili tra le tante disponibili, si scontra con la ricerca di una visione più essenziale.

Anche in questo caso, per buona parte questione di gusti. Dove invece non dovrebbero esserci dubbi è nell’apprezzare anche la modalità notturna con un’intensità leggermente maggiore, utile per chi non si arrende neppure di fronte al buio e ama allenarsi all’aperto anche dopo il tramonto.

Sempre pronto a partire

Coros Pace 2 è pensato per lo sport in generale, le discipline sono veramente tante e variegate, ma ha una predisposizione naturale per la corsa. La natura emerge subito dopo lo sblocco, con una rotazione prolungata del pulsante con ghiera principale in alto a destra. Operazione un po’ troppo complicata, ma certamente a prova di errore. L’altro pulsante, sempre sulla destra, serve invece per tornare al livello precedente o aumentare temporaneamente la luminosità del display

Ruotando la ghiera infatti, si ha l’accesso diretto ai valori legati alla corsa. Aspetto però penalizzante per chi non è un praticante assiduo, disponibili solo dopo una settimana di attività continua. Si potrebbe studiare anche una versione più alla portata di invece si applica solo alcuni giorni.

Premendo invece lo stesso pulsante, si accede a tutte le vere potenzialità dello smartwatch. In questo caso, la scelta di un elenco unico con tutte le opzioni possibili, passando direttamente dalle discipline alle analisi e alle impostazioni può risultare un po’ confusa.

In ogni caso, resta comunque facile trovare quanto si desidera. Si tratti sia di avviare una corsa, un’uscita in bicicletta , una semplice passeggiata o tante altre attività fisiche, sia di accedere alle analisi o regolare l’orologio a proprio piacere.

Una volta scelta l’attività, anche l’avvio e la sucessiva fine richiedono probabilmente un passaggio di troppo. Ancora una volta però, coerente con la volontà di ridurre il rischio di errore. Niente da dire invece su precisione e affidabilità dei dati rilevati. Sia per quanto riguarda il tracciato GNNS, con due opzioni multisistema, sia per i valori rilevati. A livello puramente intuitivo, per esempio la frequenza cardiaca, rilevamento spesso delicato al crescere dell’intensità, appare infatti più in linea rispetto a diversi rivali più blasonati.

Tra gli aspetti più apprezzabili, una volta finito lo sforzo, se il GPS è attivo, insieme al riassunto dei dati principali viene visualizzato anche il tracciato compiuto. Passaggio forse scontato, ma in realtà piuttosto raro da trovare.

Un allenatore a portata di app

A questo punto il compito dello smartwatch si può considerare assolto. Si passa quindi all’app, dove anche in questo caso le soprese non mancano, e per buona parte, sicuramente gradevoli per chi pratica sport regolarmente.

La precedenza viene infatti data proprio alla condizione fisica. Quindi, un riepilogo sulle attività registrare, giornaliero, settimanale o mensile, affiancato dall’analisi del sonno. In evidenza, anche i risultati sullo stato di forma relativo alla corsa, dopo però aver effettuato almeno un test dalla durata di venticinque minuti.

Subito dopo, nelle priorità Coros viene il registro delle attività. Anche in questo caso, ordinato e con la grafica del tipo di attività bene in vista, con eventuale tracciato e riassunto. Solo dopo anche la funzione di esplorazione, alla ricerca di suggerimenti utili in base all’attività geografica, viene la scheda con il profilo utente e le funzioni dello smartwatch. A conti fatti, una pagina dove è raro intervenire dopo la fase di configurazione iniziale; di conseguenza, la scelta ha certamente una sua logica.

Qua tuttavia, è possibile creare o scaricare via Web dei piani di allenamento o e modificarli. Inoltre, c’è una sintesi del registro attività, sempre fortemente con la precedenza alla corsa. Qualche aggiustamento si può tuttavia eseguire nella sezione Personalizzazione.

Unicità fuori discusione

Tutto questo rande certamente Coros Pace 2 un orologio interessante. Sicuramente, qualche dettaglio si può migliorare, soprattutto in termini di usabilità, soprattutto al di fuori dell’attività fisica vera e propria, così da renderlo anche più accattivante nel resto della giornata. Sicuramente però, per chi vuole mettere subito in chiaro al primo sguardo quale sia la propria passione è certamente una delle soluzioni migliori. Chi indossa uno smartwatch del genere è infatti senza ombra di dubbio un amante dello sport praticato.

Dove invece non ci sono incertezze, è l’autonomia. La soluzione scelta per il display in questo caso si rivela ideale. Utilizzando in media il tracciamento satellitare un’ora al giorno si arriva senza problemi a coprire una decina di giorni. In caso contrario, l’intervallo di ricarica può tranquillamente raddoppiare, in linea con le dichiarazioni dell’azienda.

Questo arriva a spiegare  anche il prezzo di 199 euro. Sicuramente non tra i più bassi, ma oggettivamente lontano da modelli simili per funzionalità, ma più costosi e con ambizioni non sempre giustificate. Sicuramente , per chi cerca qualcosa con supporto incondizionato all’attività sportiva, è una scelta da prendere in considerazione prima di marchi più blasonati. Più difficile invece vederlo al polso di chi dà la priorità ad aspetti come design, materiali e opzioni pensate per attirare l’attenzione. In sostanza Coros Pace 2 sta dalla parte della concretezza tipica di uno sportivo, soprattutto per le discipline di fondo.

Pubblicato il 25/5/2023


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