Galaxy Watch4, rivoluzione più auspicata che annunciata

Galaxy Watch4, rivoluzione più auspicata che annunciata






Nella giornata degli smartphone pieghevoli, Samsung rilancia anche sul fronte smartwatch, con l’atteso Galaxy Watch4 in veste Wear OS

Come praticamente era scontato, l’attenzione Samsung in occasione dell’evento presentato in grande stile lo scorso 11 agosto è stata dedicata agli smarthpone e in particolare al rinnovo della sfida sui modelli con display pieghevole Galaxy Z Fold3 5G e Galaxy Z Flip3 5G, il cui prezzo superiore ai mille euro li mantiene comunque fuori mercato o quasi. Tuttavia, le attese per gli smartwatch non sono andate deluse, con il previsto arrivo di Galaxy Watch4 e Galaxy Watch4 Classic.

Anche in questo caso, ambizioni elevate al limite della presunzione. È naturalmente molto presto per dire se effettivamente Galaxy Watch4 e Galaxy Watch4 Classic potranno dare realmente inizio a “una nuova era nell’innovazione degli smartwatch” come sostiene Samsung. A un primo impatto però, sembra più realistico parlare di naturale evoluzione.

Come previsto, legame stretto con Wear OS

Anche perché la notizia più importante, ampiamente annunciata, è sul fronte strategico con il debutto di  Wear OS in modelli destinati al largo consumo. Nell’occasione, rinnovata anche One UI Watch, l’interfaccia utente di Samsung con l’obiettivo di rivelarsi più pratica di quanto siano state le versioni precedenti.

Dal punto di vista concreto, la sfida Galaxy Watch4 e Galaxy Watch4 Classic parte dal sensore BioActive. Oltre a proseguire l’evoluzione in termini di miniaturizzazione e prestazioni, utilizza un solo chip per gestire analisi ottica della frequenza cardiaca, analisi elettrica del cuore e dell’impedenza bioelettrica, funzioni in genere affidate a elementi distinti.

Oltre a monitorare pressione sanguigna, rilevare i potenziali sintomi di una fibrillazione atriale irregolare e misurare i livelli di ossigeno nel sangue, questo permette il debutto della composizione corporea. Uno strumento per ottenere un’analisi più dettagliata sulla salute e la forma fisica generale misurando parametri chiave come la massa muscolare e scheletrica, il metabolismo basale, la percentuale di acqua e quella di grasso corporeo.

Probabilmente, la novità a tutti gli effetti più interessante, sulla quale sarebbe utile condurre un test approfondito, naturalmente disponibilità di Samsung permettendo.

Sport, salute e integrazione con lo smartphone

Per il resto, si parla soprattutto di riorganizzazione delle funzioni esistenti e relativi aggiustamenti. Si può infatti estendere l’attività sportiva alle sfide di gruppo o provare a organizzare un allenamento in casa collegando Galaxy Watch4 a uno smart TV, naturalmente solo se Samsung. In sostanza, una sorta di risposta a Fitness + di Apple.

Il matrimonio più stretto con Google porta naturalmente ad aumentare gli automatismi tra smartphone e smartwatch. Con One UI Watch, le applicazioni compatibili sono automaticamente installate se scaricate sul telefono, mentre impostazioni  come le ore in modalità Non disturbare e i contatti bloccati, sono sincronizzati istantaneamente. Inoltre, la bussola digitale integrata lavora in sintonia con Google Mpas. Come facile prevedere, interfaccia vocale limitata però a Bixby.

Le dimensioni della sfida Galaxy Watch4

Sul fronte hardware, la serie Galaxy Watch4 promette prestazioni migliorate del 20%, 1,5 GB di Ram e 16 GB di memoria interna e una GPU 10 volte più veloce della generazione precedente. La risoluzione del display è di 450 x 450 pixel in due versioni di dimensioni per la cassa, tra 40 mm e 44 mm o 42 mm e 46 mm per i rispettivi modelli. Il peso è compreso invece tra 25,9 grammi e 52 grammi.

Rispetto ala concorrenza diretta, Apple e Fitbit prima di tutti, i prezzi si rivelano allineati, se non leggermente superiori. D’altra parte, i 269  euro di partenza per Galaxy Watch4 e i 369 euro per Galaxy Watch4 Classic restano molto al di sopra dei marchi più agguerriti e al momento in maggiore crescita di consensi.


Pubblicato il 1/9/2021

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