In pista con Elia Viviani scende anche Garmin

In pista con Elia Viviani scende anche Garmin

Le tecnologie Garmin dal punto di vista dei campioni: il ciclista Elia Viviani spiega come sfruttarle al meglio, non solo in pista

La migliore dimostrazione sulla validità di un prodotto, anche per i wearable è la prova sul campo. Ancora meglio, se affidata a uno del mestiere. Nel caso di Garmin, si parla soprattutto di ciclisti professionisti, utili per chi voglia saperne di più sulle potenzialità dei ciclocomputer, ma anche degli smartwatch, e come ottenere il meglio.

Nell’occasione, diversi campioni nelle rispettive discipline si sono messi a disposizione per raccontare le proprie esperienze. partire dal fortissimo velocista su strada e su pista Elia Viviani. Certamente, si parla di un testimonial dell’azienda, dal quali è comunque sempre preziosa l’occasione per imparare qualcosa di nuovo anche per i semplici appassionati.

Dati a tutta velocità

«In pista la tecnologia Garmin è utilizzata per un’analisi dettagliata di quello che succede in gara – spiega Elia Viviani -. Questo ci permette anche di aggiustare con precisione gli allenamenti e di fissare gli obiettivi da raggiungere in termini di performance».

Il dispositivo di riferimento in questo caso è il ciclocomputer Edge 1040, il più evoluto della serie comprendente anche gli Edge  540 e 840, distinti per dimensione, interfaccia touch ed eventuale ricarica fotovoltaica.

Per il portacolori del team Ineos Grenadiers, medaglia d’oro nell’omnium ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016 e bronzo, sempre nell’omnium, a Tokyo 2020, spesso più dei datai istantanei è ancora più importante la capacità di registrarli con precisione e metterli al servizio delle successive analisi. «In pista non è possibile visionare i rilevamenti durante la competizione. Il mio device registra tutte le letture dei sensori dalla potenza alla frequenza cardiaca, dalla velocità alla cadenza. Poi, una volta scaricati sull’app Connect, analizziamo quanto registrato e tariamo gli allenamenti successivi per migliorare la mia performance durante la gara successiva».

In particolare, per una gara di ciclismo in pista, questi dati sono importanti anche per individuare il rapporto da utilizzare. A differenza di quelle comuni utilizzate dagli amatori, le biciclette per le discipline all’interno dei velodromi prevedono infatti un rapporto unico, la cui scelta è fondamentale.

«Utilizzo principalmente Edge 840 – continua Viviani – . A questo affianco la fascia cardio, il sensore velocità e cadenza e il power meter.  Trovo che sia un ciclocomputer poco ingombrante e allo stesso tempo dotato di un display chiaro e di ottima dimensione».

Con una ulteriore particolarità, probabilmente nota a pochi. Secondo quanto prescritto dal regolamento, in gara il dispositivo deve essere collocato sotto alla sella, mentre in allenamento può stare normalmente sul manubrio. In ogni caso, i parametri più importanti da tenere in considerazione sono il rapporto di potenza a una determinata cadenza. La velocità è una conseguenza, mentre la frequenza cardiaca è un dato a cui diamo minore importanza perché in pista si parla sempre di sforzi massimali.

Non solo ciclocomputer

Un ciclista, come d’altra parte qualsiasi atleta professionista, non può però concentrarsi solo sulla fase di allenamento. Durante l’intero arco della giornata è importante mantenere comunque ritmi e abitudini in linea con la propria attività. Anche in questo caso, Garmin si rivela un alleato prezioso per Elia Viviani, utile agarantire uniformità nelle analisi.

«Utilizzo uno smartwatch Forerunner 965 durante tutto il giorno, a prte le ore di allenamento in bici. I dati importanti a cui faccio attenzione sono quelli registrati nella notte, quindi il report mattutino, i battiti a riposo, le ore di sonno, la qualità del sonno».

Un alleato prezioso anche le attività fisiche complementari, come palestra, camminate, la corsa a piedi o il nuoto. «Un altro parametro molto importante a cui mi affido è l’acclimatazione in quota durante i ritiri di preparazione in altura – Conclude Elia Viviani -. L’orologio Garmin ha molte altre funzionalità utili, come la sveglia con sola vibrazione sul polso utile a evitare sveglie traumatiche con canzoni o allarmi vari, o le informazioni sul meteo di giornata».

Pubblicato il 5/6/2024

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