La sfida Meta agli smartglasses è realtà

La sfida Meta agli smartglasses è realtà






Sulla scia dell’accordo con Ray-Ban, i Reality Labs di Meta sono al lavoro per un nuovo modello di smartglasses con realtà aumentata

Come previsto, Meta non ha alcuna intenzione di restare indifferente di fronte alla sfida lanciata da Apple con Vision Pro. L’occasione per la celebrazione dei dieci anni della divisione Reality Labs, si trasforma infatti presto da rassegna sul lavoro compiuto a sguardo sui progetti futuri. Tra i quali appunto, l’evoluzione degli smartglasses, presumibilmente sempre in accordo con Ray-Ban, alla realtà aumentata.

Una prima interessante considerazione è proprio il tempo trascorso dagli approcci iniziali, non solo di Meta, alla realtà virtuale. Nel mondo IT dieci anni sono decisamente tanti. L’esperienza accumulata in questo periodo, sommata alle acquisizioni di Quest e alla collaborazione con Luxottica, da un’idea dell’impegno profuso e di una tecnologia ormai matura.

Dopo il prevedibile viaggio nella storia recente, è lo stesso Mark Zuckerberg in persona a parlare dei progetti futuri, dove l’attenzione si sposta espressamente sulla realtà aumentata, supporta nella circostanza dall’intelligenza artificiale.

Alla ricerca della combinazione vincente

A parole, un’altra rivoluzione attesa a breve. Nella speranza il destino non sia lo stesso di quanto raccolto finora dal metaverso, le prospettive sono sicuramente interessanti. È infatti ormai ufficiale, i Reality Labs Meta sono al lavoro su degli smartglasses completi.

L’obiettivo è trovare la migliore combinazione tra la realtà mista, o aumentata, attualmente offerta da Quest 3, con linee e algoritmi di IA proposti sui Ray-Ban Meta. Da una parte, il meglio della tecnologia di visualizzazione, dall’altra una delle soluzioni attualmente migliori per estetica e funzionalità audio e video

Un compromesso molto più facile da raggiungere a parole rispetto ai fatti. L’elettronica necessaria a realizzare smartglasses completi efficienti e pratici è ancora troppo ingombrante ed energivora per le dimensioni di normali wearable. Come tanti altri produttori, al momento la scelta Meta è rinunciare al proiettore per la realtà aumentata, il principale elemento per ingombro e consumo.

La scossa Meta al mondo smartglasses

A parte Vision Pro, su un altro livello per ingombro e ambizioni, al momento la sfida vede protagonisti soprattutto startup dedicate. Tra i progetti più interessanti, l’ormai consolidata Vuzix in ambito aziendale e il promettente progetto Maverick di Everysight.

L’idea è realizzare un dispositivo in grado di completare la dotazione personale di strumenti digitali. In questo caso, non si parla di sostituire PC, smartphone, visori e simili. Meta segue una strada più realistica di una proposta nuova, un’alternativa da offrire agli utenti desiderosi di provare cose nuove e allargare le possibilità di scelta.

Lanciato il sasso però, Mark Zuckerberg non si spinge molto oltre. Per gli smartglasses Meta Non si parla infatti ancora di tempi. I bene informati indicano già per il 2025 la presentazione di un primo prototipo, mentre per il modello ufficiale pronto per il mercato viene indicato il 2027.

Pubblicato il 5/4/2024

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