Pixel Watch sotto la lente: ecosistema sì, prezzo no

Pixel Watch sotto la lente: ecosistema sì, prezzo no





Le prime valutazioni degli analisti approvano il design di Pixel Watch, ma sono perplesse di fronte al prezzo, freno per l’ecosistema Google

Inevitabilmente, con l’annuncio ufficiale di Pixel Watch, anche per Google è il momento di sottoporsi al fuoco incrociato di giudizi, apprezzamenti e critiche. Da parte di utenti, ma prima ancora dagli addetti ai lavori.

Tra i più severi, ma anche tra i più incoraggianti per certi versi, l’analisi GlobalData. Nel complesso infatti, il giudizio sul nuovo smartwatch è positivo, soprattutto per quanto riguarda la ricerca di eleganza. In particolare, apprezzato l’impegno dove molti fino a oggi hanno incontrato parecchi problemi pratici, l’eliminazione della corona, il raccordo tra display e cassa.

D’altra parte, anche il sospetto di cercare un maggiore controllo dei costi. La dimensione unica e la dimensione inferiore rispetto ai diretti rivali significano anche minori spese di produzione e minore impego di materiali. All’apparenza trascurabili sul singolo orologio, decisamente più rilevanti in una produzione di massa.

Alla ricerca dell’ecosistema vincente

Più probabile però, l’intenzione di sfruttare Pixel Watch, e le grandi competenze acquisite da Fitbit per giocare finalmente alla pari nella delicata sfida dell’ecosistema. Apple e Samsung su questo campo sono nettamente più avanti. Ora però, Google ha tutte le carte in regola per giocarsela finalmente alla pari.

 Al momento, soprattutto i Galaxy Watch, possono contare su un numero maggiore di funzioni dedicate agli smartwatch, a partire dalla scelta tra i quadranti. Dal canto suo, Google ha la possibilità di giocarsi l’importante carta Android. Come proprietaria del sistema operativo, può adattarlo e gestirlo a piacere per sfruttare al meglio il nuovo smartwatch.

È lo stesso spunto dal quale parte l’analisi Counterpoint. Arrivando subito dopo però, a concentrare l’attenzione sull’ecosistema. I mezzi per sfidare d armi pari i rivali ora ci sono tutti. Non manca qualche elemento di vantaggio, ma le difficoltà appaiono maggiori.

Pixel Watch deve allargare i propri orizzonti

Prima tra tutti, come prevedibile farsi strada in un settore dove scalfire il dominio Apple appare a tutti gli effetti un’impresa. Ma anche mettere in difficoltà Samsung non sarà facile. Tra l’altro, uno dei migliori clienti per Wear OS.

Le possibilità saranno da cercare soprattutto oltre confine. Al momento infatti, le vendite dei dispositivi Google, a partire dallo smartphone, restano quasi trascurabili fuori dagli USA. Se si escludono Canada, Gran Bretagna, Australia e Giappone, nel resto del mondo la quota non supera il 5%. Forse anche per questo, al momento l’Italia resta fuori dal debutto ufficiale sul mercato.

 Al tempo stesso, anche maggiori opportunità di crescita scegliendo una buona strategia. Secondo gli esperti però, non quella attuale di prezzi superiori alla media, e neppure di poco. La decisione di confrontarsi quasi agli stessi livelli di Apple Watch, e comunque almeno pari a Garmin e Samsung, rischia di rivelarsi u boomerang. Aspetto non trascurabile, maggiore di Fitbit. In questo caso, praticamente l’originale rispetto a Pixel Watch.

Pubblicato il 10/10/2022


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