A ruba i rulli per bicicletta, effetto collaterale del coronavirus

A ruba i rulli per bicicletta, effetto collaterale del coronavirus






Praticamente impossibile acquistare online rulli per bicicletta al tempo del coronavirus. Dai simulatori un nuovo modo di pedalare insieme

Da male minore durante l’inverno ad ancora di salvezza durante il fermo forzato causato dal coronavirus. Così l’insolito destino dei rulli per bicicletta e dei simulatori ha causato una tanto improvvisa quanto imprevista impennata nelle vendite, al punto da risultare introvabili o quasi.

In particolare, andati a ruba i modelli interattivi. Protagonisti del mercato ormai da anni, sono praticamente esauriti da ogni venditore online, senza distinzione di prezzo. Da Decathlon a Gambacicli, fino a Deporvillage, ogni modello è fuori consegna.

La voglia di pedalare non ha prezzo

A stupire però, è la vera e propria incetta dei modelli più sofisticati, quelli con prezzi anche superiori ai mille euro. Di fronte alla prospettiva di poter pedalare solo nel salotto di casa, o per i più fortunati in giardino, riuscire a conservare almeno l’illusione di avventurarsi per strade e paesaggi ha convinti molti più del previsto ad affrontare una spesa in genere valutata solo occasionalmente e in inverno.

Soprattutto però, a fare la differenza si sono rivelati i software. Più cresce la possibilità di simulare scenari realistici, più il rullo e la relativa app sono ricercati. Fino ad arrivare al vero e proprio fenomeno della primavera del coronavirus, Zwift.

La volata vincente di Zwift

L’emergenza ha infatti scatenato una vera e propria caccia alla sfida. La semplice volontà di migliorare la propria prestazione ha presto lasciato spazio alle sfide virtuali con gli amici di sempre, seguite a breve da chiunque online nello stesso momento.

Per arrivare allo scenario meno prevedibile della simulazione di vere e proprie gare tra professionisti o addirittura con la possibilità per qualsiasi appassionato di un confronto diretto.

Solo un mese fa tutto questo sarebbe stato impossibile anche solo da immaginare. Così come le centinaia di migliaia di spettatori a un’edizione unica del Giro delle Fiandre Virtuale, vinto dal belga Greg Van Avermaet.

Un modo in più di salire in sella

Così come nelgi ultimi anni Strava ha rivoluzionato il modo di registrare le proprie uscite e confrontarsi con amici e altri appassionati, ora il coronavirus sembra quindi aver sengao una svolta anche nella preparazione.

Difficile infatit pensare di vedere defintivamente messi da parte rulli interattivi e simulatori fino al prossimo inverno. Non è da escludere, in modo non molto diverso dagli e-sport, di assistere a un nuovo modo di concepire la bicicletta.

Aspetto veramente interessante, inteso non come alternativa quanto invece come opportunità in più. Uno stimolo a salire in sella anche quando tempo disponibile o meteo non lo peromettono o un nuovo modo per avvicinare nuovi praticanti alle emozioni del ciclismo.

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