L’anno record degli hearable pronto a concedere il bis

L’anno record degli hearable pronto a concedere il bis






Vendite in costante crescita per gli hearable. Dominio inattacabile Apple, anche se la sfida si allarga a più fronti

Già nell’aria da alcuni mesi, con l’avvicinarsi della fine anno, la stagione record del mondo hearable può contare anche sul conforto dei numeri. Anche il 2020 inoltre, si prospetta altrettanto positivo. Counterpoint infatti, stima per il 2019 un volume di vendite pari a 120 milioni di unità, destinati quasi a raddoppiare nei prossimi dodici mesi. Per arrivare a quota 230 milioni di prodotti venduti.

Importante precisare, si tratta esclusivamente di hearable totalmente wireless. Counterpoint considera tali infatti solo quelli totalmente privi di cavi e non dipendenti da altri dispositivi per i comandi essenziali. Per intendersi, la famiglia di prodotti guidata dagli AirPods.

Un hearable su due è un AirPods

Citazione per nulla casuale, dal momento che limitando il settore, il dominio Apple appare ancora più evidente. Nel terzo trimestre dell’anno, il 45% degli hearable venduti erano riconducibili agli AirPods. La tendenza inoltre, da praticamente per certa la conquista di almeno metà mercato da parte di Apple entro la fine dell’anno.

Sin dai primi giorni di vendita a ottobre, gli AirPods Pro hanno riscosso grande successo su scala mondiale, imprimendo un’ulteriore spinta al consolidamento della posizione di mercato Apple.

Tuttavia, nel 2020 non ci sarà necessariamente solo da festeggiare e godersi il successo. Counterpoint vede infatti un mercato in fermento, prima di tutto per l’arrivo in massa di concorrenti del calibro di Amazon, Google e Microsoft, pronti a lanciare la sfida con prodotti nuovi.

Pronti alla sfida a tutto campo

Dall’altra parte, si fa minacciosa anche l’avanzata dei produttori di smartphone, con Samsung, Xiaomi e Huawei sempre più intenzionate a sfruttare il proprio bacino di utenza per proporre l’abbinamento dei nuovi modelli con auricolari coordinati.

Per Xiaomi e Huawei in particolare, ma anche per la componente HTC dell’offerta Google, anche la necessità di guardare oltre il sempre trainante mercato cinese per la ricerca dei numeri di vendita. Prende infatti quota una forte concorrenza di piccoli produttori interni, con i quali fare i conti.

Aspetto interessante, la sfida non si giocherà più solo sui nuovi utenti. Il mercato hearable è entrato nella fase di sostituzione di prodotti acquistati ormai anche tre anni fa e non più in linea con le tendenze più attuali.

In particolare, sarà decisiva la spinta di funzioni ormai quasi scontate come cancellazione del rumore, comandi touch, resistenza all’acqua e riconoscimento vocale.

Ultimo aspetto curioso, in termini numerici, la crescita attuale dell’80% annuo del mondo hearable negli ultimi tre anni, ricalca molto da vicino quella registrata a loro tempo dagli smartphone. Considerando la situazione attuale dei telefoni cellulari, facile prevedere gli scongiuri del caso da parte dei produttori.

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