Nelle pieghe della rivoluzione Samsung c’è posto per gli smartwatch

Nelle pieghe della rivoluzione Samsung c’è posto per gli smartwatch






Insieme al Galaxy S10, presentati l’ambizioso Galaxy Watch Active e i tracker Galaxy Fit, attenti alle prestazioni, alle funzionalità e al prezzo

Nella giornata della nuova sfida lanciata dallo smartphone Galaxy S10, con un display pieghevole ma in realtà solo all’apparenza, Samsung ritaglia uno spazio anche per rinnovare la gamma di smartwatch, puntando sula diversificazione con Galaxy Watch Active e Galaxy Fit, disponibile anche nella ridotta variante Galaxy Fit e.

Per riuscire ad allargare il proprio consenso e recuperare rispetto alla concorrenza di Apple e Fitbit, ma anche dell’arrembante Huawei, la strada scelta è quella del fitness, con tre versioni complessive per altrettanti livelli di prestazioni fisiche.

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Galaxy Watch Active è di stampo classico, pensato per i più attenti anche al design, sempre però mettendo al centro uno stile di vita più sano. Rispetto al predecessore, Watch Active è stato reso più sottile e quindi anche leggero. Il cinturino di serie può essere sostituito con una serie di alternative colorate.

Ispirato a forme tradizionali, con quadrante digitale rotondo da 1,1” a lancette nella configurazione predefinita, il nuovo smartwatch Samsung si allinea alle tendenze più recenti in tema di monitoraggio ed elaborazione dei dati.

Quindi, registrazione attività fisica e sonno, dai quali ricavare indicazioni in ottica di benessere, con l’obiettivo di assumersi il ruolo di una sorta di un coach personale virtuale, in grado di guidare verso il raggiungimento del benessere psico-fisico.

Niente di clamorosamente nuovo a livello di funzionalità. Cresce però il ventaglio attività riconosciute in automatico, comprese le più difficili a partire dalla cyclette. Almeno, queste le promesse. In totale, sono 39 le attività selezionabili in manuale, se l’impostazione automatica non dovesse rivelarsi all’altezza.

Standard anche l’analisi del sonno, tenendo traccia di quattro livelli, inclusa la fase REM, mentre la funzionalità Stress Tracker individua il momento giusto per rallentare i ritmi e avviare esercizi di respirazione utili a favorire il rilassamento.

Interessante infine, e se non inedita quasi, la comparsa del controllo vocale anche su smartwatch. Le funzionalità vocali dell’assistente Bixby permettono di effettuare chiamate o inviare messaggi. Certamente nuova invece, la condivisione di carica wireless con il nuovo S10.

Non solo sport

Espressamente dedicata al fitness invece l’accoppiata Galaxy Fit, Galaxy Fit e.  Tracker di ultima generazione, riducono ingombro e peso all’essenziale cercando di non penalizzare le funzionalità. Quindi, display rispettivamente da 0.95” Full Color AMOLED 120×240 pixel e da 0,74” PMOLED 64×198 pixel.

Al centro, naturalmente il monitoraggio delle attività, sia in automatico sia scegliendo tra 90 discipline. In questo caso, non direttamente, ma attraverso l’app Samsung Health.

Anche l’interfaccia è ridotta all’essenziale, senza tuttavia rinunciare a notifiche su messaggi e chiamate, o  la possibilità di sfruttare il widget con sveglia, calendario o previsioni meteo sincronizzate dallo smartphone.

Analogamente agli smartphone inoltre, in viaggio all’interno di un nuovo fuso orario, Galaxy Fit visualizza automaticamente un quadrante con un doppio orologio. Entrambi i dispositivi sono impermeabili a 5 ATM.

La vera sorpresa però, sono i prezzi di listino. Anche se non da fonti ufficiali, si parla di 199 dollari per Galaxy Watch Active, concorrenziale anche in assenza di GPS, e di 99 dollari per Galaxy Fit. Lecito attendersi ancora qualcosa di meno per Galaxy Fit e.

Resta solo da poterli mettere alla prova per valutare se le promesse Samsung saranno mantenute e il rapporto qualità/prezzo si confermerà vincente.

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