L’occhio lungo Intel porta più lontano la realtà virtuale
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La nuova videocamera di tracciamento RealSense T265 va oltre il GPS, migliorando anche precisione e autonomia
La componente video è parte essenziale degli smartphone. Anzi, probabilmente ormai la principale. Intorno al suo sviluppo si giocano buona parte delle fortune per un produttore e Intel non ha nessuna intenzione di rinunciare a un ruolo da protagonista.
Nel caso specifico della nuova videocamera di tracciamento RealSense T265, cercando di spingersi addirittura oltre. Ponendo cioè le basi per una nuova generazione di dispositivi pronti a integrare la nuova tecnologia per andare oltre le attuali possibilità.
![](https://i0.wp.com/www.wearnews.it/wp-content/uploads/2019/01/intel_realsense_t265.jpg?resize=640%2C427)
Un nuovo punto di vista sulla realtà virtuale
Pensata infatti come componente per nuovi dispositivi, RealSense T265 impiega tecnologia proprietaria di localizzazione e mappatura simultanea con odometria inerziale visiva (V SLAM) con elaborazione dei dati alla periferia della rete (edge computing). Al di là della definizione non necessariamente comprensibile a tutti, in pratica significa nuove frotniere per robotica, droni, realtà aumentata e realtà virtuale.
La videocamera è infatti ideale per le applicazioni in cui è importante localizzare la posizione di un dispositivo, soprattutto in luoghi senza servizio GPS come magazzini o aree esterne remote, dove sfruttare una combinazione di dati noti e non noti, per navigare con precisione fino alla destinazione finale. La T265 è inoltre progettata per agevolare l’integrazione con dispositivi mobili di piccole dimensioni, quali per esempio piccoli robot e droni, senza naturalmente dimenticare la più diffusa connettività con smartphone o visori per la realtà aumentata.
Per esempio, RealSense T265 è già stata sperimentata in un robot al servizio dell’agricoltura, per muoversi tra i campi in base a un preciso modello di falciatrice e di adattarsi in modo intelligente per evitare ostacoli nell’ambiente circostante, incluse strutture esistenti o persone.
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Tracciamento oltre il GPS
Più in generale, sia che si tratti di portare forniture mediche in aree remote, non connesse alla rete, o in un laboratorio all’interno di un reparto ospedaliero, il modello T265 può essere utilizzato per consegne tramite droni o robot grazie all’ampio campo di visione e all’ottimizzazione per casi di utilizzo legati al tracciamento.
Per i più tecnici, la videocamera di è basata sull’unità di elaborazione visiva Intel Movidius Myriad 2, che gestisce direttamente a bordo tutta l’elaborazione dei dati necessaria per il tracciamento. Ciò rende la T265 una soluzione a basso consumo risparmiando sulla trasmissione, ingombro ridotto e semplice da gestire per gli sviluppatori.
L’innovazione è da individuare nel sistema tracciamento definito inside-out. Cioè, il dispositivo non si affida a sensori esterni per comprendere l’ambiente circostante. La RealSense T265 offre un monitoraggio a sei gradi di libertà, quelli consentiti da due videocamere fish-eye integrate, ciascuna con un campo di visione di circa 170°. Un sistema più vicino alla simulazione dell’occhio umano. I sistemi integrati creano e aggiornano continuamente mappe di ambienti sconosciuti e la posizione dei dispositivi all’interno di tali ambienti.
La capacità di eseguire i calcoli di posizione direttamente sul dispositivo, rende il tracciamento indipendente dalla piattaforma e consente alla videocamera di funzionare su dispositivi di elaborazione a bassissimo consumo. Caratteristiche tali da renderla un ottimo candidato anche per una nuova generazione di visori dedicati alla realtà virtuale, verso l’obiettivo di liberarsi completamente da controller aggiuntivi.