Quando al polso c’è Charge 3, il benessere non va mai in vacanza

Quando al polso c’è Charge 3, il benessere non va mai in vacanza

Fitbit gioca d’anticipo sugli annunci di autunno con un nuovo tracker che strizza l’occhio ai nuotatori

L’avvicinarsi dell’autunno con relativa voglia di rinnovare la propria immagine, l’imminenza di IFA con la immancabile pioggia di annunci e la prevedibile occupazione della ribalta da parte di Apple per qualche tempo in settembre, spingono Fitbit a giocare d’anticipo nel nuovo passo avanti della propria gamma di punta.

Charge 3 è infatti il tracker nuovo arrivato della linea di maggiore successo per l’azienda, forte di  35 milioni di dispositivi venduti fino a oggi. Concepito come sempre per accompagnare ogni potenziale utente durante l’intera giornata, e anche la notte, Charge 3 con display touchscreen a scala di grigi e oltre 15 modalità di allenamento basate su obiettivi, guarda in modo particolare al nuoto. Tra le novità più interessanti, la promessa di estendere l’autonomia a sette giorni.

Senza particolari sorprese invece il prezzo di 149,99 euro, forse molto per un tracker quale in fin dei conti è ufficialmente Charge 3, ma comunque in linea con i modelli paragonabili per dotazione.

Secondo una ricerca Fitbit, il 42% dei consumatori adulti intenzionati ad acquistare un wearable nell’ultimo anno desiderava un tracker, contro il 36% più orientato a uno smartwatch. Tra le ragioni, il design più sottile, la facilità di utilizzo e il prezzo. Anche la società di ricerche di mercato IDC stima come le spedizioni di fitness  tracker continueranno a rappresentare una porzione significativa dell’intera categoria per i prossimi anni.

Charge 3 è costruito intorno a una cassa in alluminio di standard aerospaziale e un display Corning Gorilla Glass 3 grazie al quale è stato possibile ricavare forme più  sottili, una maggiore durata e una vestibilità più confortevole per uomini e donne.

Il dispositivo presenta un display touchscreen OLED, circa il 40% più largo e luminoso del predecessore. Tra le novità più interessanti, il primo modello a utilizzare un pulsante induttivo, una nuova tecnologia in attesa di brevetto.

Il tracker offre naturalmente tutte le funzionalità di benessere e fitness  dell’offerta Fitbit. Oltre all’ormai consueto monitoraggio del sonno, sul quale a breve è previsto un interessante salto generazionale, anche la tecnologia PurePulse per la lettura del battito cardiaco è stata migliorata, sfruttando gli  oltre nove trilioni di minuti di dati condivisi dai propri utenti.

Rispetto a Charge 2 questo significa tra l’altro un calcolo più preciso delle calorie bruciate e della frequenza cardiaca a riposo. Dati utili a migliorare l’allenamento e aiutare a scoprire i trend della propria salute. Infine, l’aggiunta del sensore SpO2 aiuta a valutare i cambiamenti dei livelli di ossigeno nel sangue e tracciare nuovi indicatori di salute come l’apnea notturna. Un’area ancora tutta da scoprire, sulla quale Fitbit non nasconde l’ambizione di arrivare a livelli di affidabilità medica.

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