In un mondo digitale sempre più mobile, si chiudono gli spazi per la sicurezza

In un mondo digitale sempre più mobile, si chiudono gli spazi per la sicurezza

Non difendere i propri sistemi portatili e indossabili da attacchi, rischia di costare molto caro

L’entusiasmo e la voglia di sfruttare i propri dispositivi mobili, rischiano di giocare brutti scherzi. Smartphone, tablet, smartwatch e altri sistemi indossabili si possono facilmente trasformare infatti porte di accesso molto vulnerabili agli attacchi . L’allarme è rilanciato una volta di più da Kaspersky Lab di fronte alla constatazione di come più della metà (il 60%) delle persone non protegga i propri dispositivi mobili con password. Solo il 15,8%, invece, utilizza soluzioni antifurto dedicata. In questo panorama i ladri digitali  pronti a mettere le mani su uno smartphone potrebbero ottenere molto anche solo da un singolo furto.

È ormai prassi comune  utilizzare un dispositivo mobile per navigare su Internet e svolgere attività online. Perdere il proprio device a causa di un atto di microcriminalità potrebbe quindi rivelarsi più dannoso e fonte di grandi disagi. Il 75,8% degli individui afferma di utilizzare regolarmente Internet su uno smartphone (percentuale in crescita rispetto al 73,9% del 2016) e il 42,2% utilizza di norma un tablet per connettersi.

I dati importanti archiviati e inviati da questi dispositivi sono di diverso tipo: il 32,4% delle persone utilizza il proprio smartphone per l’online banking, e questo significa accesso a preziose informazioni di carattere finanziario. Inoltre, il 63,4% utilizza regolarmente il proprio smartphone per accedere ai propri account di posta elettronica personali. Il 61%, invece, afferma di utilizzarlo per attività sui social media: entrambi gli esempi di utilizzo hanno a che fare con una quantità enorme di dati sensibili.

Memorizzare una mole importante di dati preziosi sui propri dispositivi, però, non rende le persone consapevoli e sicure: solo il 39,7% protegge con le password i propri dispositivi mobili e solo l’8% sceglie di crittografare i propri file e le proprie cartelle per evitare accessi non autorizzati. Nel caso in cui questi dispositivi dovessero cadere nelle mani sbagliate, tutti questi dati – account personali, foto, messaggi e persino dettagli di tipo finanziario – potrebbero diventare accessibili per qualcun altro.

Anche perdere dispositivi che sono comunque protetti con una password può, però, avere conseguenze rilevanti. Peresempio, meno della metà (40%) delle persone effettua un backup dei propri dati e solo il 15,8% utilizza le funzionalità antifurto sui propri dispositivi mobili.

Con buona probabilità, in caso di furto gli ormai ex proprietari di questi dispositivi non potranno accedere alle proprie informazioni personali e ai propri account.

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