Con i bambini davanti ai videogiochi non c’è sempre da scherzare

Con i bambini davanti ai videogiochi non c’è sempre da scherzare

L’allerta McAfee sui pericoli delle console e dei dispositivi connessi usati senza controllo

La passione per i videogiochi e l’euforia di trovare sfidanti online con cui confrontarsi, può giocare anche brutti scherzi. Secondo il più recente studio McAfee infatti, mentre una larga maggioranza di genitori (95%) è preoccupata per i rischi a cui sono esposti i propri figli quando giocano ai videogiochi online – tra cui l’esposizione a contenuti inappropriati o al possibile contatto con malintenzionati -, allo stesso tempo ammettono di permettere ai propri figli di giocare ai videogiochi. Il 92% dei genitori consente ai propri figli di giocare almeno un’ora di videogiochi al giorno, mentre l’8% permette più di cinque ore al giorno. In media, i bambini giocano per 2,13 ore al giorno, cioè quasi 15 ore la settimana.

Lascia ancora pi perplessi come il 62% dei bambini partecipi a sessioni di gioco in cui interagisce direttamente con altri giocatori, aumentando drasticamente il rischio di essere preso di mira con contenuti inappropriati o di essere invitato a condividere dati riservati. La maggior parte (89%) dei genitori è consapevole dei pericoli di questo fenomeno e il 71% è particolarmente preoccupato dal fatto che il proprio figlio possa essere indotto a condividere dettagli sensibili o possa ricevere contenuti inappropriati, violenti (71%), espliciti (77%) o inerenti droghe (63%).

Mentre molti genitori sorvegliano i loro figli quando giocano online, il 9% ammette di non controllarli affatto, e il 6% non ha affrontato i propri figli un discorso su quale sia un comportamento appropriato o no. Inoltre, quasi la metà (44%) dei genitori ammette di lasciare che i propri figli giochino anche sono più giovani dell’età adatta o consigliata per il gioco, con il 13% che lascia giocare i bambini anche se hanno 5 o più anni in meno dell’età per cui il gioco è indicato. Ciò significa che bambini fino a 12 anni potrebbero giocare con titoli che sono stati valutati esclusivamente per un pubblico maturo in quanto contengono contenuti molto violenti, o sessualmente espliciti, come nudità e stupro, o con apprezzamenti sul consumo di droghe e altro ancora.

Senza dover per forza arrivare a duri scontri familiari, bastano poche e semplici regole a mettere la situazione sotto controllo. Gli esperti McAfee consigliano prima di tutto di evitare collegamenti pericolosi. Se i bambini cercano online trucchi o suggerimenti per i propri giochi preferiti o cercano o nuovi giochi da scaricare, esistono software per aiutarli a evitare siti Web e link pericolosi, avvisandoli se accidentalmente fanno click su qualcosa di dannoso. Inoltre, rimanere protetti. A prescindere dal tipo di attività online, un valido prodotto di sicurezza può aiutare a mantenere i dispositivi connessi al sicuro dal malware. Come per qualsiasi applicazione installata sul proprio PC, assicurarsi di mantenere aggiornato il software di sicurezza con l’ultima versione del software. Infine, mantenere il controllo sul tempo dedicato al gioco online. Un software per il controllo parentale permette di impostare i limiti di tempo dell’uso del dispositivo dei propri figli sarà possibile ridurne al minimo l’esposizione a siti Web potenzialmente dannosi o inappropriati.

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