Prezzo a parte, zitto zitto Vision Pro prova a farsi più attraente
Presentata, al momento solo negli USA, la versione di Apple Vision Pro con il nuovo processore M5 e una migliore ergonomia, ma non troppo
Il relativo silenzio, almeno per le usanze Apple, con cui è stato accolto l’ultimo aggiornamento Vision Pro, è un chiaro indice delle difficoltà incontrate dal progetto. La distribuzione limitata del nuovo visore, dalla quale al momento Europa e Italia restano fuori, più di una valida motivazione al limite può essere considerata una giustificazione, poco più di approssimativa.
Fermo restando un potenziale sicuramente alto, i problemi attuali restano ancora tanti e difficili da superare, soprattutto se confrontati con le ambizioni e aspettative smisurate. L’adozione del più potente chip M5 può rivelarsi sicuramente un buon inizio, anche se non la soluzione.

Le ambizioni restano sempre alte
Alcuni punti deboli di Vision Pro restano infatti invariati, e non si parla solo del prezzo. Continuare a immaginare il vision computing come qualcosa destinato a diventare la regola nella vita quotidiana, al momento resta un miraggio. Praticità e soprattutto utilità di indossare Vision Pro per buona parte della giornata restano tutte da dimostrare e al momento niente lascia pensare a una ragione valida per farlo.
Nonostante l’impegno Apple al riguardo non manchi. La fascia chiamata a reggere il peso non trascurabile del visore, uno dei primi difetti emersi, è stata ridisegnata. A detta dell’azienda, rendendola più soffice ed ergonomica, e quindi comoda.
Gli effetti sulla qualità visiva del nuovo M5 non sono da attendersi significativi, ma questo perché chi ha avuto modo di provarlo in prima persona l’ha sempre indicato come uno dei punti di forza sin dalle origini. La questione semmai è la modalità con la quale sfruttare gli ormai tantissimi contenuti.

La strada più sicura passa per l’intratttenimento
Accantonata al momento l’ipotesi di usare Vision Pro per strada, come navigatore o per gestire notifiche, per quanto riguarda giochi, programmi TV e intrattenimento in genere, la scelta non manca e il potenziale sicuramente riesce a esprimersi al meglio.
Anche l’aggiornamento a visionos26 in questo caso aiuta, con nuovi widget, la modalità Persona estesa per invogliare maggiormente anche l’impiego per alcune situazioni di lavoro, a partire da videochat, migliorando la sensazione di realismo e la libertà di movimento, almeno all’interno di una stanza o di un ufficio.
Dal punto di vista della tecnologia, il chip M5 presenta sicuramente novità interessanti. Grazie alla maggiore potenza, sul display micro-OLED di Vision Pro è possibile visualizzare il 10% di pixel in più, aumentando quindi la risoluzione, con una frequenza di refresh aumentata a 120 MHz.
Qualche ritocco anche all’autonomia, sempre tuttavia piuttosto limitata. Si parla infatti di due ore e mezza di utilizzo generico e tre ore per la sola riproduzione di video, grazie al risparmio di energia derivato al minore utilizzo di sensori, microfoni e videocamere integrate.
Nessuna concessione infine sul prezzo. Negli USA, il nuovo Vision Pro è disponibile a 3.499 dollari, per la versione base con 256 GB di memoria.
Pubblicato il 22/10/2025