Limitato ma non troppo, Apple Watch SE 3 punta su riposo e benessere

Limitato ma non troppo, Apple Watch SE 3 punta su riposo e benessere

Autonomia a parte, pochi compromessi per la versione più economica Apple Watch SE 3, attenta ad analisi del sonno e movimento

Non tutti i supporter Apple sono in grado, o anche solo disposti, a spendere cifre importanti per dispositivi non poi così tanto diversi da altri ben più accessibili. Una fetta di mercato comunque importante, ai quali è dedicato il ritorno Apple Watch SE 3.

In sede di annunci, un appuntamento non regolare e mai scontato, sempre utile però per allargare l’offerta, rispondendo alle ipotesi di cercare solo un pubblico selezionato.

Come facile prevedere, rispetto ai più completi fratelli maggiori Watch 11 e Watch Ultra 3, la scelta nei materiali e le opzioni disponibili sono ben diverse. Tuttavia, ampiamente sufficienti per quella larga fascia di mercato poco interessata ad analisi approfondite o appassionata di sport.

Analisi del sonno e benessere, quanto basta

Non a caso, a parte i trascurabili progressi su un’autonomia sempre punto dolente per Apple, tra le novità più significative viene sottolineata l’analisi del sonno. Niente di clamoroso, ma un indicatore di attenzione al benessere in generale e della volontà di rivolgersi a un pubblico ampio, ma senza particolari esigenze.

Qualità del sonno è l’indicatore studiato per aiutare a capire come si passa il riposo e come renderlo più rigenerante.  Dalla combinazione dei diversi fattori come l’ora in cui si va a dormire, i risvegli notturni, la durata di ogni fase e quella complessiva, si ricava una serie di parametri utili a farsi un’idea di come si sia dormito.

Al mattino, viene fornito un punteggio complessivo abbinato a una classificazione, oltre a una ripartizione delle componenti fondamentali, utili a capire a cosa dare priorità per migliorare il riposo.

Tutto questo però, da mettere in relazione con un’autonomia sempre troppo limitata. Nonostante qualche piccolo passo avanti, ufficialmente si parla di diciotto ore. Utili certamente a coprire la giornata, ma con una poco pratica necessità di ricarica prima di andare a dormire se si vuole sfruttare l’analisi del sonno e un’altra al risveglio.

Più consistente invece il passo avanti in termini di resistenza a urti e imprevisti, con l’adozione della tecnologia Ion-X  a protezione del vetro che copre il display nelle due varianti da  40 mm e 44 mm.

Sport per tutti, alla portata di tutti

Apple Watch SE 3 non include naturalmente la serie completa di opzioni per l’attività fisica, ma non per questo si può considerare estraneo, soprattutto al movimento quotidiano. Confermata infatti l’app Attività, con relativi inviti a chiudere i tre anelli Movimento, Esercizio e In piedi, raggiungendo obiettivi giornalieri personalizzabili.

Si possono comunque tracciare diversi tipi di allenamento, sfruttando indicazioni personalizzate sulla base di dati raccolti in precedenza usando l’app Allenamento.

In particolare, anche Apple Watch SE 3 adotta watchOS e può contare quindi su Workout Buddy, il modulo di fitness con su Apple Intelligence. L’algoritmo in grado di analizzare i dati degli allenamenti e la cronologia delle attività, per fornire un sempre utile stimolo calcolato in base a informazioni quali frequenza cardiaca, passo, distanza, anelli Attività e obiettivi di fitness personali

Da sottolineare però alcuni dettagli. Almeno in una prima fase, Workout Buddy sarà disponibile solo in inglese e per alcuni tipi di allenamento più popolari. Inoltre, per l’utilizzo sono necessarie cuffie Bluetooth e un iPhone con Apple Intelligence

Per i più attenti alle novità Apple degli ultimi tempi, sarà inoltre sicuramente gradita la presenza di Siri, dell’interfaccia gestuale, e della possibilità di controllare direttamente la riproduzione audio.

Dall’insieme scaturisce un prezzo certamente interessante per molti. I compromessi rispetto alla versione iconica non sono pochi, ma 279 euro per un Apple Watch SE 3 in versione base attireranno certamente l’attenzione di chi è comunque disposto a fare i conti con un’autonomia ampiamente al di sotto della media del settore.

Pubblicato il 15/9/2025

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