Autonomia, sonno e resistenza, per Apple Watch 11 piccoli aggiustamenti
Novità contenute per Apple Watch 11. Qualche passo avanti, piccolo, nell’autonomia, e più attenzione all’analisi del sonno
Nonostante la ribalta sul fronte wearable in occasione dei recenti annunci Apple sia occupata pressoché interamente da Watch Ultra 3, nella circostanza sono stati annunciati anche i due modelli più tradizionali. Al fianco di Watch 11 ritorna infatti anche una versione semplificata Watch SE.
In assenza di un vero e proprio salto generazionale, Apple si è concentrata su un problema storico dei propri dispositivi, l’autonomia. Ancora niente di clamoroso rispetto alla concorrenza, ma almeno la promessa di arrivare a fine giornata senza problemi, anche con l’utilizzo del GPS.
Qualche intervento anche sulle lineee, con lo spessore di 9,7 mm e una diagonale a scelta tra 42 mm e 46 mm. Dalle prime immagini, anche il pulsante a ghiera si presenta leggermente meno vistoso meglio integrato con la cassa effettivamente curata nei dettagli, compresa una gradevole continuità con il cinturino.

Resistenza e indipendenza le vere novità
Per i modelli con cassa in alluminio, un nuovo vetro protettivo in Ion-X aumenta ulteriormente la resistenza, rifinito con un particolare rivestimento in ceramica che si salda al vetro a livello molecolare attraverso un processo proprietario di deposizione fisica da vapore. Per i modelli in titanio invece, confermata la scelta del cristallo di zaffiro, comunque più resistente a graffi e urti.
Altra novità di rilievo è l’integrazione della connettività cellulare, con contratto dati dedicato. Vale a dire, la completa autonomia da iPhone. Da sfruttare però, esclusivamente via eSIM.
Meno rilevanti i progressi sul fronte delle funzioni. Come il fratello maggiore, anche Apple Watch 11 aggiorna l’analisi del sonno. Qualità del sonno prende in esame parametri come l’ora in cui si va a letto, i risvegli notturni, la durata di ogni fase e il tempo totale del sonno, da tradurre al risveglio in indicazioni accessibili dall’app Sonno attraverso un punteggio complessivo e una classificazione.

Un po’ di intelligenza nello sport
Qualche attenzione in più anche all’attività fisica. L’arrivo di watchOS 26 coincide con quello di Workout Buddy. Apple Intelligence, il modulo di intelligenza artificiale più limitato rispetto alle attese, analizza i dati degli allenamenti e la cronologia delle attività, così da fornire un incoraggiamento vocale misurato sulla base di dati come frequenza cardiaca, passo, distanza, Anelli Attività e obiettivi personali.
Da precisare però un paio di aspetti. Prima di tutto, almeno in una fase iniziale, Workout Buddy sarà disponibile solo in inglese e per alcuni tipi di allenamento più popolari. Inoltre, è richiesta la presenza di cuffie Bluetooth e l’abbinamento a un iPhone nelle vicinanze abilitato a Apple Intelligence.
Per il resto, Apple Watch 11 porta con sé soprattutto aggiustamenti. A partire dalla rinnovata grafica per l’iontegrafaccia, quella ribattezzata Liquid Glass, oltre a un allargamento della galleria di quadranti, con due novità: Flusso, dove i numeri dell’ora in Liquid Glass rifrangono le sfumature di colore che rispondono ai movimenti del polso dell’utente, e Precisione, una reinterpretazione dei classici orologi regolatori che segnano separatamente ore, minuti e secondi.
Contro le previsioni, e le abitudini Apple, questa volta il prezzo base di 459 euro resta perfettamente allineato alla versione precedente.

Pubblicato il 12/9/2025