Apple Watch Ultra 3 si allarga e punta in alto, per durare di più
Connettività satellitare e soluzione originale per allargare il display, caratterizzano un Apple Watch Ultra 3 con un po’ più di autonomia
Per chi lo aspettava con una certa impazienza, l’arrivo di Apple Watch Ultra 3 con alcune delle novità attese, e altre meno scontate è sicurament euna buona notizia. Un po’ meno probabilmente il prezzo base di 909 euro.
Tra gli aspetti più rilevanti, la connettività satellitare integrata, sulla falsariga della funzione Garmin presentata probabilmente non a caso solo pochi giorni fa, per garantire la comunicazione anche in situazioni difficili e inviare eventualmente richieste di soccorso.
In più, da sottolineare anche l’ulteriore allargamento dello schermo, salito a una diagonale di 49 mm e rimasto fedele alla soluzione OLED, allargato giocando su forme e rifiniture, riassunte sotto la dicitura LPTO3 e OLED grandangolari. Altro aspetto importante quando si parla di Apple, con un contributo per risolvere l’annoso problema di un’autonomia sotto la media.

Connettività spaziale
La vera novità di Watch Ultra 3 resta però la multiconnessione. Oltre a Wi-Fi, Bluetooth e il satellite, si parla anche di 5G. Combinata al GPS, significa poter comunicare o inviare messaggi di emergenza senza dipendere da iPhone o addirittura via stellite. Possibilità estesa alla più consolidata funzione di rilevamento automatico di incidenti, con la segnalazione e l’invio della posizione ai contatti indicati.
Inoltre, Find my satellite è la funzione pensata per inviare comunque la posizione a intervalli regolari, ogni quindici minuti e garantire il contatto regolare. C’è anche la possibilità di attivare in automatico la connessione satellitare qualora ci si trovi al di fuori della copertura di ogni alternativa.

Ipertensione sì, presisone nel sangue ancora no
Salute e sport sono gli altri due aspetti dove Apple Watch Ultra 3 apporta novità. A partire dalle notifiche su una potenziale condizione di ipertensione, novità in questo caso allineata a Watch 13, rilevata grazie a un sensore dedicato in grado di analizzare la relazione tra i vasi sanguini e la frequenza cardiaca. Analizzando i dati raccolti nel mese precedente, l’algoritmo promette di riconoscere condizioni a rischio con la dovuta affidabilità.
Al momento però, ancora una promessa, perché per quanto considerata imminente, la certificazione sia negli USA sia in UE non è ancora ufficiale. Se ne parlerà quindi subito dopo, con un aggiornamento dedicato.
Così come resta una promessa, ormai quasi una leggenda, la capacità di irlevare la pressione nel sangue al polso, senza accessori vistosi e invasivi. Se ne riaprlerà probabilmente più avanti, anche se inizia a farsi strada la sensazione di una soluzione ancora lontana.

Più sport per tutti
Meno importante delle previsioni invece, il contributo dell’intelligenza artificiale. Oltre a contribuire nelle analisi su salute e sonno, al servizio soprattutto dell’attività fisica. Prossimamente, Workout Buddy sarà una sorta di preparatore personalizzato, più evoluto rispetto alle soluzioni attuali, legate molto di più solo alle registrazioni.
Allargato inoltre il supporto allo sport, con una serie di funzioni e analisi al servizio delle discipline più praticate, Dalla corsa al ciclismo, dal tennis al golf, fino a simulare un vero e proprio computer per immersioni, lo smartwatch Apple mantniene intatte le ambizioni in uno dei pochi settori dove gioca da inseguitore.

Un po’ più di autonomia
Tra gli aspetti più sorprendenti di Apple Watch Ultra 3 ce n’è però uno all’apparenza meno importante, soprattutto perché quando si parla di smartwatch in generale, ormai raramente è un problema. Grazie alla nuova tecnologia per il display e a una serie di altri interventi, l’autonomia registra qualche passo in avanti, pur restando lontana dalle prestazioni dei modelli simili.
Si parla infatti di tre giorni per la modalità a basso consumo. In quella invece più verosimile con registrazioni attività, e sensori attivi, si può accumulare una ventina di ore di raccolta informazioni.
Nel confronto diretto, rimane questo probabilmente l’aspetto più penalizzante, perché sul prezzo minimo di 909 euro, Apple è perfettamente in sintonia con le ambizioni Garmin. Anzi, ben al di sotto del recente fenix 8 Pro, autonomia a parte, con caratteristiche simili.
Pubblicato il 10/9/2025
Aggiornato il 12/9/2025