La temuta crisi dei wearable non è arrivata

La temuta crisi dei wearable non è arrivata






Il 2023 dei wearable è stato l’anno più difficile, chiuso comunque in positivo

Alla fine dei conti, il 2023 non è stato per i wearable quell’anno così difficile come sembrava nella prima parte. Sicuramente, nella recente storia dei dispositivi indossabili si è rivelato quello con i risultati peggiori. Senza però chiudersi in negativo, ma registrando anzi le premesse per riprendere presto quota.

Sono le considerazioni degli esperti IDC di fronte al consuntivo dell’anno passato e riportare nel  Worldwide Quarterly Wearable Device Tracker, dove nonostante l’ultimo trimestre abbia registrato un calo dello 0,9% nelle vendite rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, le prestazioni nella parte centrale hanno permesso una chiusura in positivo, anche se di un limitato 1,7%.

L’Asia salva il risultato

In un periodo particolarmente difficile per il contesto globale, l’Asia, Giappone escluso, si conferma il traino principale, mentre in Nord America ed Europa prosegue la fase di consolidamento, in attesa di una nuova generazione di dispositivi tale da rilanciare l’effetto sostituzione.

Superato il picco del biennio 2020-21, il mercato wearable sta attraversando una prima fase di rallentamento, secondo IDC destinata però a non durare ancora più di tanto. Il 2024 viene infatti indicato come l’inizio di un nuovo periodo di ripresa più diffusa e consistente.

I destini del settore rimangono legati per buona parte al mondo hearable, cuffie e auricolari senza fili, detentori del 61,3% di vendite complessive. Facile quindi intuire come il calo annuale dello 0,8%, per quanto ridotto, influenzi in misura decisiva il dato complessivo.

Il futuro in mano a smartglasses e smartring

Nonostante la crescita dell’8,7% infatti, gli smartwatch apportano un contributo inferiore. In ogni caso, un dato dovuto soprattutto al sempre attivo mercato cinese. Un discorso molto simile agli smartring la cui impennata del 34,9% in termini assoluti si traduce in vendite ancora limitate.

A chiudere il cerchio, il +128,2% incassato dagli smartglasses. Sarebbe però troppo presto pensare finalmente a un decollo del settore, i cui risultati sono da attribuire alle novità di Amazon e Meta, soprattutto in ambito audio e con scarsa probabilità di replica.

 Il quadro d’insieme è comunque positivo, anche perché proprio da smartring e smartglasses si attende un contributo in crescita, con volumi più importanti e una maggiore diffusione, Più dai primi rispetto ai secondi, dove comunque il 2024 può mettere le basi per il lancio definitivo.

Le stime IDC per il 2024 prevedono infatti un mercato complessivo di 559,7 milioni di unità vendute, pari a una crescita del 10,5%. A lungo termine, si prevede di arrivare a quota 645,7 milioni di wearable entro il 2028, con una crescita annuale del 3,6%.

Pubblicato il 29/3/2024

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