Smartwatch in difficoltà, Apple regina un po’ meno felice

Smartwatch in difficoltà, Apple regina un po’ meno felice






Il 2022 conferma la prima importante battuta d’arreseto per gli smartwatch, e ancora più per gli smartband. Apple domina, ma perde clienti

Attese, e temute, da tempo, per il mercato dei wearable arrivano le prime difficoltà. Tutto il 2022 ha infatti dato segnali di raffreddamento del settore, prima di tutto per aver raggiunto un primo livello di saturazione e dipendere sempre più dal ricambio dei modelli.

Come conferma Canalys una situazione diventata più pesante nel corso dell’anno in particolar modo per gli smartband, chiudendo il 2022 con un calo del 18% rispetto al periodo precedente. Ancora più  preoccupante, una tendenza ormai consolidata da nove trimestri consecutivi, per un totale del 43%. Non molto meglio gli smartwatch, arretrati del 3% in un anno e la cui progressione a lungo termine si riduce drasticamente al 3%.

Scenario sfavorevole a smartwatch e smartband

In gioco anche altri fattori. Dalla carenza prolungata di componenti con relativi ritardi nelle consegne, alla ripresa dell’inflazione fino ai timori per lo scenario internazionale, anche se nessuno di questi può aver inciso in modo significativo, dall’insieme ne scaturisce un impatto comunque importante.

Una situazione diffusa. A partire dalla stessa Apple, le cui vendite tra ottobre e dicembre 2022 sono scese del 17%, proprio ne periodo tipicamente più favorevole grazie all’impulso del nuovo modello di Watch. La leadership resta tuttavia ampiamente al sicuro, con una quota di mercato per quanto riguarda gli smartwatch del 27,5%.

Dietro Apple resta il vuoto

Anche il più diretto rivale per l’utenza di riferimento, non se la passa molto bene. L’abbinata Fitbit-Google, non è stata sufficiente a evitare un passo indietro del 25%, restando ad ampia distanza da Apple. Praticamente, per ogni smartwatch Fitbit o Google, se ne vendono tre di Apple.

Ancora più staccati gli altri. A partire da Xiaomi, con un -46% protagonista della peggior prestazione. Conserva comunque una quota di mercato del 7,2%, di poco superiore al 6,4% di Huawei, il cui arretramento del 42% è comunque significativo. Perde contatto infine Samsung, ferma al 5,9%, le cui vendite sono scese del 35%.

Pubblicato il 9/3/2023


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