Così SuperHexa cambia la visuale sugli smartglasses

Così SuperHexa cambia la visuale sugli smartglasses






Al tradizionale modulo per la realtà aumentata, gli smartglasses SuperHexa ne affiancano un secondo per foto e video di qualità

Almeno a parole, sembra finalmente arrivato un momento di gloria anche per gli smartglasses. Nelle ultime settimane infatti, il tema è tornato al centro dell’attenzione in più occasioni. Uno scenario ideale anche per il curioso progetto SuperHexa.

Una delle particolarità di questo ritorno di fiamma è la varietà di contesti nei quali si parla di smartglasses. Al fiano degli storici progetti destinati all’utente finale, anche se in realtà non sempre con le idee chiare, fino ad applicazioni più particolari e certamente più promettenti.

Dallo sport alla sicurezza, sta tornando la voglia di esplorare al di fuori dei settori originari, al momento poco gratificanti dal punto di vista dei consensi. Quasi una sorta di preparazione del terreno in attesa dell’ormai promesso da tempo ingresso di Apple nel settore.

Potenza batte estetica

In tutto questo, SuperHexa si distingue per le prestazioni, non certo per estetica e design. Come appare evidente a prima vista, principi ancora lontani dal poter essere pienamente combinati. Tuttavia, l’idea è certamente da tenere in considerazione.

Gli smartglasses sono infatti prima di tutto decisamente vistosi. Il peso di un etto non è certo un invito a indossarli a lungo. Eppure, non si tratta per niente di un progetto insensato, una ragione esiste.

I Superhexa integrano quanto di meglio metta a disposizione la tecnologia del momento, a partire da un processore Qualcomm Snapdragon Octa Core e 32 GB di memoria interna. Non tanto come esercizio di stile, ma con uno scopo ben preciso.

L’idea in più

A differenza di praticamente tutti i modelli in circolazione, i sistemi integrati sulla montatura sono due. A destra, il classico proiettore per la realtà aumentata. Con caratteristiche di tutto rispetto, dal display OLED alla risoluzione di 3.256 ppi. Quindi, con una qualità delle immagini, e conseguente realismo, decisamente superiore alla media.

Dall’altra parte, una novità ancora più interessante, un modulo per fotografie e video. Più di integrato, si può dire letteralmente montato sopra. L’aspetto più interessante però, sono le funzioni.

Prima di tutto, per la presenza di uno zoom ottico 5x. Vale  dire, senza distorsioni significative delle immagini. Estensibile fino al 15x in modalità digitale, più in linea con i comuni smartphone e relativa perdita di qualità.

In più, altre funzioni degne di nota. Oltre alla scontata registrazione di foto e video, la traduzione simultanea, il riconoscimento automatico di volti per la messa a fuoco e di fiori per visualizzarne i dettagli sul display. Grazie alle prestazioni infine, la possibilità di sfruttarli per streaming. In prtica, più di un accessorio da indossare a lungo, un dispositivo wearable da utilizzare all’occasione, più o menco come una macchina fotografica o una videocamera, ma a mani libere. Dal fotoreporter al blogger, opzione decisamente da valutare.

Così come da valutare è anche il prezzo. Le consegne degli smartglasses SuperHexa sono previste ormai a breve. C’è ancora la possibilità di aggiudicarsi una copia per 329 euro. Di gran lunga meno dei modelli più blasonati, e altrettanto limitati.

Pubblicato il 22/11/2022


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