È in mano a HomePod Mini il futuro degli smart speaker Apple

È in mano a HomePod Mini il futuro degli smart speaker Apple






Messo da parte senza troppi rimpianti il costoso Home Pod, Apple è al lavoro su HomePod Mini, pronto a prendere il controllo della casa

Diretti interessati a parte, probabilmente si sono accorti in pochi dell’uscita di scena di Apple HomePod. A differenza di altri prodotti infatti, lo smart speaker va a collocarsi nel ristretto circolo dei prodotti Apple non esattamente di successo.

Quattro anni di attenzioni  questa volta nono stati sufficienti per garantire a HomePod un destino in linea con le aspettative e le abitudini dell’azienda. Questo non significa però, rinunciare al promettente settore degli smart speaker.

Apple infatti ha deciso di concentrare le attenzioni su HomePod Mini, la versione più piccola, e nelle intenzioni più smart. Anche perché, gli sforzi profusi nello sviluppo del progetto sono stati di quelli importanti, a partire da un’ala dedicata nel centro ricerca e sviluppo di Cupertino.

Nonostante dal punto di vista ingegneristico i risultati si possano considerare in assoluto eccellenti, i riscontri hanno deluso le attese. La cura maniacale al dettaglio tipica di Apple e una qualità audio giudicata decisamente buona da esperti del settore, non si sono rivelate sufficienti.

HomePod ha pagato un prezzo troppo alto

A frenare le vendite, è stato indicato soprattutto il prezzo. I 349 euro del lancio sono apparsi evidentemente troppi anche per i più fedeli simpatizzanti Apple. A poco è servito il calo a 299 dollari poco tempo dopo. Ormai, l’utenza si era indirizzata altrove, forse valutando anche la minore possibilità di esibire il prodotto rispetto ai più iconici iPhone, iPad e Watch.

Non a caso, la vicenda di HomePod Mini va esattamente in questa direzione. Uno smart speaker in grado di conservare ottime qualità audio, interazione vocale e controllo dei sistemi per la domotica in dimensioni ridotte, al di sotto dei cento euro.

A conferma di questo, Apple è al lavoro sulla nuova versione, sulla quale emergono alcune interessanti anticipazioni. Prima di tutto a livello audio, la volontà di non rinunciare a migliorarsi ha spinto gli ingegneri a lavorare sulla capacità di inserire in un dispositivo di dimensioni contenute una diffusione del suono spaziale tipica di sistemi di diffusori più complessi.

Nuovi sensori al servizio della domotica

Ad attirare l’attenzione sono però alcuni nuovi sensori. Dati per certi come presenza all’interno dei prossimo modello, quasi sicuramente però invisibili all’utente al momento della vendita e attivabili in un secondo momento con un aggiornamento del firmware.

Nel frattempo, secondo la ricostruzione di Bloomberg, i sensori per rilevare temperature a livello di umidità dell’ambiente, saranno utilizzati esclusivamente per ottimizzare le prestazioni dello smart speaker, compresa la resa acustica, ma soprattutto per tenere sotto controllo i componenti interni.

Se dietro ci sia un problema tecnico o semplicemente di privacy nell’attivare i sensori al servizio dell’utente non è ancora ben chiaro. Sicuramente, l’idea è di quelle potenzialmente utili per l’utente.

Si parla infatti di sfruttarli per esempio come sistema di termoregolazione dell’ambiente in cui sarà collocato il nuovo HomePod Mini, o di un’abitazione in generale. Una funzione su misura per lo sviluppo del sistema HomeKit.

Se Apple resisterà alla tentazione di rivedere il prezzo, il risultato sarà un prodotto decisamente competitivo. Smart speaker di buon livello con funzioni analoghe, comprese quelle per la domotica, si trovano  infatti comunemente al di sotto dei cento euro.

Anche perché, i veri ricavi nel caso arriveranno dal potenziale scenario che si prospetta. Un’abitazione pesantemente segnata dalla presenza di dispositivi Apple, dove oltre ad HomePod Mini e Apple TV sarà possibile gestire via voce attraverso Siri o da iPhone e iPad, ma anche Watch, serrature, termostati, luci e altri prodotti compatibili, prevedibilmente destinati a crescere velocemente.

Poco di definito però sulle tempistiche. Considerato come gli annunci di primavera vengano da più parti dati per annullati, prima di settembre sarà difficile avere notizie ufficiali.


Pubblicato il 26/3/2021

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