Nella scia Apple, il mondo wearable ha il vento in poppa

Nella scia Apple, il mondo wearable ha il vento in poppa

Riconoscimento vocale, nuovi modelli e nove funzioni favoriscono l’impennata di smartwatch, tracker e auricolari smart

Prosegue a vele spiegate il momento favorevole del mercato wearable. Il rapporto IDC sul primo trimestre 2019 conferma infatti una crescita importante, arrivata ormai a cifre di un certo rilievo. Tra gennaio e marzo infatti, le consegne globali di dispositivi  hanno raggiunto quota 49,6 milioni di unità, il 55,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2018.

IDC conferma anche la distribuzione del mercato, prevalentemente legato agli auricolari smart, arrivati addirittura a registrare una crescita del 135,1% e occupare il 34,6% del settore. Non ancora abbastanza però, da intaccare il primato dei wearable da polso, il 63,2% del mercato.

Il jack saluta, il riconoscimento vocale si presenta

Per quanto riguarda il comparto audio, una tendenza favorita soprattutto da due fattori. Prima di tutto, la tendenza a eliminare il jack da 3,5 mm dai dispositivi mobile. Quindi, la diffusione degli assistenti vocali smart.

Una tendenza ancora agli inizi, quindi con un’ascesa destinata a durare ancora qualche tempo, anche di fronte alle intenzioni die produttori di costruire veri e propri ecosistemi smart incentrati proprio su auricolari o altre soluzioni simili.

La salute detta il ritmo

Dal canto loro, i wearable da polso non sembrano manifestare segni di cedimento. Oltre a conquistare nuove fette di mercato, cresce il numero di funzionalità proposte, allargando il potenziale bacino di utenza. Particolarmente ricercate, le funzionalità legate a salute e fitness.

L’audio tiene Apple al sicuro

In entrambi i casi, si tratta sostanzialmente di una partita a cinque. La combinazione di Watch, AirPods e le cuffie Beats garantisce ad Apple il primato complessivo, con il 25,8% del mercato. Il piccolo passo indietro dell’1% (a fronte comunque di un incremento nelle vendite del 49,5%), non può impensierire più di tanto.

Anche perché il rivale più accreditato, Xiaomi, è ancora al 13,3% in pratica conquistando la quota lasciata da Apple. Soprattutto, deve a sua volta preoccuparsi maggiormente della forte avanzata Huawei. La quota attuale del 10% va infatti ben oltre il doppio del 4,1% di un anno prima. Soprattutto, a impressionare è la crescita del 282,2%.

A farne le spese, prima di tutto Samsung, comunque in crescita sia come quota, passando dal 5,3% all’8,7% con una progressione del 151,6%, ma soprattutto Fitbit, autore questa volta della peggiore prestazione. La crescita del 35,7% non è sta sufficiente a frenare una perdita di mercato dal 6,8% al 5,9%

Scocca l’ora Xiaomi

Importante sottolineare l’assenza di Fitbit dal fronte audio. Limitando l’analisi IDC a smartwatch e tracker, la situazione cambia infatti drasticamente.

In questo caso però, la notizia è il sorpasso di Xiaomi su Apple, rispettivamente al 16,9% e al 14,8% del mercato. Più ancora dell’incremento di vendite del 43,6% Xiaomi, in questo caso è la fatica Apple a reggere il passo, con un progresso del 14,8%.

Importante anche in questo caso l’avanzata Huawei, salita di slancio al terzo posto superando e staccando Fitbit. Grazie a un incremento del 213% nelle vendite, il marchio cinese sale infatti dal 5,3% al 12,5%. Rendendo vano il progresso comunque registrato da Fitbit dal 9% al 9,3%.

A rimetterci in maniera netta questa volta Samsung. Nonostante  vendite quasi raddoppiate (+92%), il passo in avanti dal 4,5% al 6,5% non è abbastanza per reggere il passo con i rivali. Unica consolazione, aver contribuito a lasciare briciole o poco più agli altri pretendenti.

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