Google ci riprova, Glass Enterprise edition 2 parte con l’idea giusta

Google ci riprova, Glass Enterprise edition 2 parte con l’idea giusta






La nuova versione degli smartglasses Google in ottica rigorosamente aziendale, ispirati alle esigenze avanzate dal mondo business

La correzione di rotta Google sugli smartglasses ha richiesto decisamente più tempo del previsto. Accantonate per il momento le ambizioni di aprire una nuova era nel mondo consumer, non resta altro da fare se non allinearsi alle prospettive più concrete nel mondo delle applicazioni aziendali.

Già indicata come pratica comune Oltreoceano, in realtà almeno in Europa e ancora meno in Italia l’adozione è praticamente irrilevante.

Per cambiare la situazione, Google si affida ora alla nuova versione, Glass Enterprise Edition 2. Pensati prima di tutto per il mondo ella logistica, dove avere le mani libere significa aumentare in misura importante produttività e qualità del lavoro svolto.

Potenza al servizio dell’intelligenza artificiale

Nel nuovo progetto Google, al centro la ricerca di maggiore potenza, con la piattaforma Qualcomm Snapdragon XR, orientata soprattutto a supportare funzionalità di intelligenza artificiale.

In assenza di significativi miglioramenti sotto il profilo estetico, giusto qualche ritocco e una montatura ispirata a occhiali tradizionali, l’attenzione di Glass Enterprise edition 2 è tutta rivolta a comunicare informazioni all’istante e fornire indicazioni grado di guidare l’utente.

Da qui, anche la collaborazione con Smith Optics per intervenire sulla qualità di montatura e lenti, in linea con i requisiti di sicurezza dei settori di riferimento, dalle catene di montaggio all’assistenza remota, sempre uno dei maggiori potenziali.

Tutto questo si ripercuote naturalmente anche sul punto cruciale dei Google Glass Enterprise Edition 2, il sistema di comunicazione video. Telecamera in grado di garantire streaming, connessione USB-C per ricarica veloce e batteria portata a 820 mAh.

Nuovo terreno per Android

L’obiettivo finale resta però quello di un ulteriore importante impulso ad Android, un nuovo terreno da esplorare al quale quindi potersi allargare e da conquistare per tempo. Il rinnovato sistema di API dovrebbe favorire lo sviluppo di applicazioni e quindi allargare il raggio d’azione.

Uno degli aspetti più interessanti però, è il rinnovato spirito di collaborazione paritaria con Google. Cioè, andate deluse le prime attese, ora i ruoli sembrano quasi invertiti.

Non si tratta più di provare a imporre i Glass Enterprise Edition, ma di ascoltare le aziende per mettere a punto soluzioni in linea con le loro esigenze. A conti fatti, più di ogni altra considerazione su design e caratteristiche tecniche, questa potrebbe rivelarsi la vera svolta per gli smartglassess Google.

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