La carta di credito senza carta, nasce così Apple Card

La carta di credito senza carta, nasce così Apple Card






Flessibilità, non solo nei pagamenti, sicurezza e un concetto rivisto di cashback, per presidiare un settore sempre più strategico. Per ora solo in USA

Quando è stato presentato, Apple Pay si poteva considerare uno dei primi sistemi di pagamento della nuova generazione, pronto ad andare oltre le carte di credito. Oggi, con la concorrenza decisamente agguerrita in un settore dalle grandi prospettive, serviva un nuovo allungo ed Apple non si è fatta pregare.

Nasce così Apple Card, un passo indietro solo nell’apparenza del nome. In realtà, un nuovo sistema di pagamento a tutto campo, pronto a rilanciare le ambizioni di predominio Apple nel settore dei pagamenti. L’idea è trasformare iPhone in una sorta di centro di controllo delle proprie risorse finanziarie.

Non solo carta di credito

Quindi, naturalmente pagamenti prima di tutto, ma anche molto altro. Procedure semplificate, ispirate ai più recenti modelli contactless e all’esperienza Satispay. Riduzione, se non eliminazione delle tanto sgradite commissioni e massima flessibilità, Puntando forte anche su sicurezza e privacy.

Disponibile al momento solo nel mercato USA, per arrivare in Europa Apple Card ha bisogno di risolvere ancora qualche passaggio, ma è abbastanza prevedibile non sarà necessario attendere molto. Soprattutto, in caso di rapida diffusione Oltreoceano.

Tutto ruota naturalmente intorno ad iPhone. Dal punto di vista pratico, Apple Card è un’estensione dell’app Wallet. Quindi, pronta per l’uso. Negli esercizi convenzionati visualizzati sulla mappa, il pagamento si effettua direttamente da smartphone, senza passaggio di contanti e senza neppure passaggio di carta di credito.

Fino a qui, nessuna novità particolare. L’app però, è pensata per garantire n ogni momento la visibilità totale sulla situazione finanziaria. Elenco acquisti sempre a portata di mano, classificazione delle spese e rapporti periodici in base alle preferenze indicate dall’utente, con previsioni utili a rientrare in budget prefissati.

A usarla, c’è solo da guadagnarci

Per invogliare all’usto di Card, anche Apple ricorre al cashback del 2%. Nei negozi aderenti, per ogni acquisto viene riaccreditata una percentuale, spendibile nella stessa modalità. Con una particolarità però. Il rimborso viene conteggiato su Apple Cash, il servizio per i micro pagamenti tra utenti di iPhone. Quindi, all’occorrenza trasferito e fruibile al di fuori della ristretta cerchia dei pagamenti convenzionati. Altro aspetto interessante, viene messa a disposizione una ulteriore quota del 3% riservata invece agli acquisti su prodotti e servizi Apple

A invogliare l’utilizzo, contribuirà in misura importante l’assenza totale di commissioni, almeno nella prima applicazione sul mercato USA. Per i pagamenti dilazionati, l’app provvederà invece a fornire diverse alternative sulla lunghezza della dilazione con i relativi interessi, per aiutare a individuare la modalità preferita.

Anche per la sicurezza, Apple ha deciso di procedere totalmente in proprio. I dati della carta di credito virtuale sono gestiti internamente. Memorizzati nel chip dedicato, non vengono visti dall’esercente. L’autorizzazione al pagamento, sfrutta tutto il potenziale dei recenti iPhone, con riconoscimento facciale FaceID o impronta digitale TouchID. Per i più nostalgici, resta comunque valida l’opzione del PIN.

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