Parte da Pixel la nuova caccia Google ai dati personali
![Parte da Pixel la nuova caccia Google ai dati personali](https://i0.wp.com/www.wearnews.it/wp-content/uploads/2019/02/google-wear-os.jpg?fit=750%2C500&ssl=1)
Nuovi smartphone, smart speaker e smartwach per chiudere gli utenti in un ecosistema tutto proprietario
Come un perfetto predatore, Google non perde un attimo nel provare a sfruttare il minimo accenno di cedimento Apple. Anche se il confronto diretto tra i due colossi, il mondo della telefonia, si gioca ad armi ampiamente impari, nel momento in cui sembra presentarsi un’opportunità, Google non intende sprecarla
Oggetto del contendere è rilanciare le ambizioni di Pixel nel mondo smartphone. Contando di portare a rimorchio anche altri progetti finora accolti con freddezza dal mercato, a partire dagli speaker domestici, nel momento cruciale di decollo del riconoscimento vocale, per arrivare agli smartphone ed estendere così il settore.
![](https://i0.wp.com/www.wearnews.it/wp-content/uploads/2019/02/google-watch-bici.jpg?resize=640%2C427)
Caccia indiscriminata ai dati personali
Come sottolinea l’attenta analisi di Nikkei però, dietro a tutto si nasconde potenzialmente un progetto per certi versi inquietante. Più della vendita dei dispositivi, Google mira a chiudere l’utente in un ecosistema proprietario dal quale risulti difficile fare a meno. Più ancora degli incassi diretti, in gioco la volontà di accaparrarsi letteralmente ogni sorta di dato personale dell’utente, da sfruttare a proprio piacere.
Non a caso, tutto dovrebbe partire da un nuovo modello di Pixel, previsto entro l’anno, a prezzi abbordabili rispetto al passato. Quanto possa tornare utile a conquistare una fascia di mercato più significativa dell’attuale 0.33% stimato da IDC.
Nel tentativo di rubare scena, e pubblico, ad Apple, un annuncio seguito a breve da nuovi speaker e una nuova versione di smartwatch. Da Google, silenzio totale al riguardo, sviando anzi le indiscrezioni confermando la stessa linea strategica del 2018, vale a dire nessun annuncio.
![](https://i0.wp.com/www.wearnews.it/wp-content/uploads/2019/02/google-watch-tennis.jpg?resize=640%2C427)
Gli investimenti parlano chiaro
Tuttavia, qualcosa indubbiamente si muove, prima di tutto sul fronte organizzativo. Mentre per come è stato concepito il recente aggiornamento del sistema operativo Wear OS non sembra destinato solo ai modelli di lusso di terze parti, l’intero processo produttivo è in fase di riorganizzazione.
Google sta infatti contendendo ad Apple i principali talenti in Asia, dove si trovano gli impianti e buona parte della ricerca. Negli ultimi anni, sono ormai diverse centinaia tra ingegneri, esperti di vendite e supply chain convinti a cambiare sponda.
Offerte migliori certamente, ma anche riduzione forzata degli organici Apple conseguente al recente calo di vendite e al tempo stesso intenzione di aumentare l’impatto locale nel confronto anche con Huawei e HTC.
Più di vere e proprie mosse decisive, al momento ancora un gioco di posizione. Difficile infatti ipotizzare un annuncio di Google a breve. Con tutta probabilità, l’imminente MWC passerà via liscio sotto questo punto di vista. Il ferro però, va battuto finchè è caldo e al massimo entro la fine dell’anno sarà necessario uscire allo scoperto.