Tanta voglia di assistenti su misura e di realtà virtuale

Tanta voglia di assistenti su misura e di realtà virtuale






Agli speaker smart non si chiede più solo di eseguire ordini, pur consapevoli dei pericoli sicurezza e pigrizia

Nei tradizionali bilanci di fine anno, quelli dedicati alla tecnologia occupa una posizione sempre più importante. Di pari passo con l’utilizzo in ogni momento della giornata, aumenta anche l’interesse verso le novità e l’attesa per toccare con mano i nuovi prodotti.

Nella circostanza, da qualche tempo Ericsson si dedica al rapporto annuale 10 Hot Consumer Trends 2019. In questa edizione in particolare, concentrandosi su Intelligenza Artificiale, VR, 5G e automazione. Risulta infatti già chiaro fin da ora come il prossimo anno sarà segnato soprattutto dalla tecnologia autonoma e predittiva dell’umore.

Assistenza a tutto tondo

Come i vari Alexa e Google Assistant stanno dimostrando, oltre il 60% degli utenti già in confidenza con gli assistenti virtuali ritiene diventeranno la regola in non più di tre anni. Non a caso, si tratta della tendenza maggiormente segnalata dagli utenti interpellati da Ericsson.

Subito dopo, qualcosa di meno rassicurante. Oltre il 65% degli utenti di assistenti virtuali, ritiene si possa addirittura arrivare a discutere con gli smart speaker, esattamente come con i membri di una famiglia.

Inoltre, circa la metà vorrebbe poter sfruttare gli utilizza assistenti virtuali per automatizzare il pagamento di bollette e abbonamenti, cosi come la fornitura di prodotti generici presenti nella propria abitazione

Efficienti sì, invadenti no

Dietro questo, inizia però a farsi strada una maggiore consapevolezza, se non dei rischi di una vita gestita totalmente online, quanto di cosa succeda realmente. Oltre il 45% dei consumatori ritiene infatti le app sempre pronte a raccogliere dati sul proprio conto anche quando non sono in uso.

Una situazione non necessariamente gradita, di fronte al 51% dei consumatori pronto a dichiararsi infastidito dalla situazione, così come dal consenso troppo spesso forzato a fornire informazioni personali.

Realtà virtuale a propria immagine

D’altra parte, questo non frena la voglia di andare oltre, con oltre la metà degli utenti di realtà aumentata e realtà virtuale in attesa di app, visori e guanti in grado di fornire una guida virtuale per attività pratiche quotidiane, come cucinare o effettuare riparazioni.

Sempre in tema di realtà virtuale, il 48% desidera avatar online in grado di imitarli perfettamente, così da consentirgli di essere in due posti contemporaneamente.

Interessante infine, una prospettiva per il mondo smartwatch, a oggi praticamente inesplorata. Il 39% dei consumatori desidera infatti un orologio capace di misurare la propria impronta ecologica.

Tutto questo comporta importanti rischi sul fronte della sedentarietà e il pubblico sembra esserne cosciente. Il 31% degli utenti si dice convinto di come presto sarà necessario andare in una sorta di palestra per esercitarsi a pensare, poiché il processo decisionale quotidiano diventerà sempre più automatizzato.

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