Dalle sfide ai podcast, passando per Walkie Talkie e Siri, watchOS 5 non delude le attese

Dalle sfide ai podcast, passando per Walkie Talkie e Siri, watchOS 5 non delude le attese

Anche con tante novità annunciate, il nuovo sistema operativo wearable di Apple non manca di stupire

All’annuncio ufficiale della nuova versione di watchOS 5, il sistema operativo degli smartwatch Apple, ci sono praticamente tutte, o almeno buona parte, delle anticipazioni diffuse nei giorni scorsi. Anzi, nel pieno rispetto dello stile Apple, c’è anche qualcosa di più, e non solo in linea con le indicazioni del mercato.

Grande attenzione nel supporto all’attività fisica, quella che si sta ormai affermando come direzione principale per i dispositivi indossabili da polso. Aggiunto infatti il rilevamento automatico dell’allenamento, viene seguita da vicino anche l’esecuzione, intervenendo all’occorrenza per correggerla. Inoltre si accumulano crediti spendibili anche con una prima curiosa novità, la possibilità di invitare altri utenti a partecipare a sfide della durata di sette giorni, guadagnando punti quando chiudono gli anelli Attività.

Esteso inoltre il catalogo allenamenti, con Yoga e Hiking che  si uniscono ad altre dodici discipline. La più praticata resta però la corsa e non stupisce quindi l’attenzione particolare. watchOS 5 offre una nuova misurazione della cadenza, anche indoor, mentre un nuovo allarme nelle corse outdoor avvisa quando il ritmo è inferiore o superiore al valore scelto come obiettivo. Una nuova misurazione, Rolling Mile Pace, offre la possibilità di vedere il passo tenuto nell’ultimo miglio (o chilometro si presume nella versione europea) appena corso, oltre al passo medio e attuale.

Inattesa invece la nuova funzione Walkie-Talkie, utile a comunicare rapidamente a voce con altri utenti nel mondo. Il collegamento da orologio a orologio può essere attivato fra chiunque nel mondo indossi infatti un Apple Watch compatibile, via Wi-Fi o rete cellulare.

Buone notizie anche per gli amanti dei podcast. L’omonima app arriva infatti anche Apple Watch, con tutto il catalogo Siri. Le puntate si sincronizzeranno in automatico, e quando vengono ascoltate su altri dispositivi l’app si aggiornerà automaticamente con la più recente.

L’occasione si è rivelata utile anche per un aggiornamento diretto di Siri. Usando l’apprendimento automatico, nel corso della giornata il rinnovato quadrante propone indicazioni elaborate sulla base di abitudini, luoghi e informazioni come il battito cardiaco dopo un allenamento, i tempi di percorrenza previsti da Mappe all’ora in cui l’utente esce dall’ufficio per tornare a casa o i risultati sportivi di una squadra preferita.

Tanto interessante quanto difficile da prevedere, la possibilità di usare Apple Watch al posto dei tesserini di identificazione degli studenti. Alzando il polso infatti, gli studenti potranno prima di tutto accedere agli ambienti scolastici, ma anche pagare gli snack, la lavanderia e le cene all’interno del campus. È sufficiente aggiungere il proprio tesserino di identificazione a Wallet. Difficile pensare di vederlo presto in azione anche in Italia, ma nel frattempo sarà messo alla prova dalla Duke University, la University of Alabama e la University of Oklahoma questo autunno.

Non poteva mancare infine uno spazio al design, con un nuovo quadrante a tema Pride e relativo cinturino abbinato, con una nuova striscia arcobaleno.

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