Il calore umano pronto a caricare PowerWatch, rivoluzionario ma non troppo

Il calore umano pronto a caricare PowerWatch, rivoluzionario ma non troppo

La propria energia per un’autonomia infinita contro funzionalità limitate e prezzo superiore alla media

Pochi giorni, alcuni giorni, raramente una settimana. Anche se qualcuno a volte si azzarda a spingersi oltre, raramente l’autonomia di uno smartwatch riesce a superare questa durata. Questo nonostante le dichiarazioni, ancora da verificare di aziende note come Garmin  o più arrembanti come Geekery. Se nella giornata media può comunque sembrare una prestazione sufficiente, è anche vero che in genere ci si vede abbandonati dal proprio fedele wearable nel momento meno opportuno. In viaggio inoltre, dove le possibilità di ricarica continua sono meno scontate, il problema rischia di sentirsi maggiormente.

La questione di fondo resta comunque uguale per tutti, dipendere da una batteria per la cui ricarica serve una connessione a una fonte di energia. Una soluzione definitiva deve in qualche modo cercare di rompere questo legame ed è esattamente quanto si è messa in testa di ottenere Matrix. Il risultato è accessibile a tutti e prende spunto da un concetto tanto semplice quanto tradotto in efficacia. Dopo una prima fase di studio, ora il prodotto è entrato ufficialmente in commercio, con tanti aspetti interessanti, ma anche qualche punto interrogativo.

PowerWatch può contare sulla fonte di energia più accessibile e affidabile per uno smartwatch, vale a dire il corpo umano. Qualsiasi essere vivente sprigiona energia, per esempio sotto forma di calore, ed è proprio qui a essersi orientata la ricerca della società californiana. Questo significa che una volta indossato, PowerWatch non avrà più problemi di ricarica. O almeno, questa è la promessa. Il sistema presentato come basato su tecnologia termoelettrica, intercetta proprio l’energia emessa al polso ed è addirittura in grado di stimare la quantità prodotta dal proprio corpo per indicarla sul quadrante. In pratica, qualcosa di molto simile ai display di un pannello fotovoltaico.

La grande innovazione sotto il profilo dell’autonomia energetica non ha comunque distolto l’attenzione dagli altri aspetti fondamentali di un classico dispositivo indossabile. PowerWatch garantisce infatti alcune delle funzioni ormai scontate. Oltre a un design rotondo in alluminio di ispirazione tradizionale ma con display totalmente digitale, sincronizzazione e tracciamento di attività quotidiana e sonno sono funzionalità di serie.

Non previsti invece, GPS e cardiofrequenzimetro integrato, non a caso le opzioni più esigenti dal punto di vista energetico. Un limite comunque non secondario in un momento dove queste funzioni stanno diventando standard e intorno alle quali si sviluppano di continuo nuovi modelli. Anche perchè il prezzo di 199 dollari non è così trascurabile. Soprattutto, considerando gli ulteriori 70 dollari richiesti per la consegna in Italia.

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