Mettersi in testa il casco Livall è sicuramente un’idea intelligente

Mettersi in testa il casco Livall è sicuramente un’idea intelligente

Una serie di modelli smart ricchi di funzionalità al servizio del ciclista in ogni occasione

Non solo in Italia, andare in giro in bicicletta senza la protezione di un casco o distraendosi con una telefonata è una situazione particolarmente a rischio. Un pericolo spesso ignorato però prima di tutto dagli appassionati delle due ruote, non solo in mezzo al traffico. A risolvere la situazione ci ha pensato Livall, uno dei progetti più interessanti sviluppati e cresciuti in misura importante a partire dalla piattaforma di crowdfunding Indiegogo.

Il casco interattivo multimediale Livall infatti, è già arrivato alla terza generazione, perfezionando un progetto inizialmente previsto in un unico modello e ora disponibile per svariate esigenze, dall’usto quotidiano in città, all’appassionato di strada o mountain bike, fino a tutelare i bambini. A conferma dell’ottimo livello qualitativo raggiunto, la sponsorizzazione di una squadra di professionisti.

La fase continua di sviluppo ha permesso ai progettisti di raggiungere un ottimo compromesso tra design, tecnologia e praticità d’uso. La versione più recente infatti, vede una importante riduzione del peso e una maggiore affidabilità nelle componenti smart.

Le funzionalità base coprono tutte le esigenze più comuni per chi usa uno smartphone. Perfettamente integrati nel casco si trovano infatti microfono e diffusore acustico. Per gestire le chiamate ma anche per poter contare sulla propria colonna sonora preferita durante le lunghe pedalate. Alternativa a cuffie o auricolari, rappresenta anche un importante passo avanti in termini di sicurezza. Per chi si muove in compagnia di altri ciclisti inoltre, interessante la possibilità di comunicazione diretta, come una sorta di walkie-talkie.

Livall però, ha ambizioni ben più elevate. Dal semplice casco si è così passati a vero e proprio centro di controllo dell’attività del ciclista. Da una parte, il flusso sanguigno sulla fronte viene sfruttato come sistema inedito per rilevare la frequenza cardiaca attraverso un apposito sensore. Dall’altra, la presenza di una componente elettronica ha suggerito di sfruttarla anche per integrare due piccoli indicatori di direzione. Insieme alle altre funzioni che richiedono interazioni, azionabil dal piccolo telecomando a manubrio. La presenza dei led, viene sfruttata anche quale semplice luce di posizione in condizioni di scarsa visibilità.

Nonostante tutti gli accorgimenti, andare in bicicletta non può essere esente da rischi. Livall ha pensato anche a questo, con un altro sensore in grado di rilevare automaticamente una caduta e inviare così un messaggio alla serie di destinatari indicati in fase di configurazione e risolvere anche le situazioni più sfortunate di perdita di coscienza in luoghi poco frequentati.

Livall però, resta però prima di tutto un oggetto destinato a rendere più piacevole una pedalata e in situazioni del genere, i ricordi sono sempre uno degli aspetti più apprezzati. Il telecomando è quindi in grado di scattare fotografie dalla smartphone montato sull’apposito adattatore mentre si pedala. La relativa app, non manca di collegarsi alle indicazioni GPS.

Dal progetto iniziale di singolo casco, l’offerta è cresciuta in misura importante. Sono infatti diversi i modelli disponibili, tra cui anche uno dedicato agli appassionati di sci. Considerato che sarà difficile riuscire ad approfittare ancora delle offerte di lancio, come prevedibile il prezzo si presenta leggermente superiore alla media di un casco di marca. La spesa da mettere in preventivo è infatti intorno ai 200 euro.

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