Con un colpo a sopresa, il golf professionista apre le buche ai wearable

Con un colpo a sopresa, il golf professionista apre le buche ai wearable

La PGA TOUR sperimenta ufficialmente la misurazione elettronica in quattro tour del circuito

Tra le più interessanti frontiere dei dispositivi wearable, un posto importante è occupato dal golf. Nella pratica sportiva infatti, sono già in uso da tempo diversi strumenti in grado di calcolare parametri come la distanza di un tiro, ma anche una lunga serie di informazioni utili ai giocatori per migliorare la prestazione. Una sensibilità che non è sfuggita ai produttori. Prima tra tutti Garmin, con già un paio di modelli in catalogo.  Approach X40, è in pratica una sorta di GPS personalizzato nelle dimensioni e nelle funzionalità, per assistere il golfista lungo le buche. Vivoactive HR invece, applica principi simili al concetto di fitband. Un interesse che coinvolge anche Tom Tom con Golfer, uno smartwatch dedicato.

Tom Tom GolferSoluzioni finora relegate all’ambito amatoriale. Una situazione però forse destinata a cambiare. La PGA TOUR ha infatti annunciato di voler avviare una serie di test sull’impiego dei dispositivi per la misurazione della distanza in occasione di alcuni circuiti. L’organizzazione che cura i principali tour professionistici di golf negli Stati Uniti ha individuato per questa fase Web.com Tour, Mackenzie Tour-PGA TOUR Canada e PGA TOUR Latinoamérica.

Per il momento, si parla solo di misurazione della distanza. Quindi, funzionalità come altitudine del tiro o vento dovranno essere disattivate. I dubbi riguardano essenzialmente le potenziali ripercussioni sulle competizioni. Vale a dire, se e quanto i dispositivi dedicati al mondo del golf possono incidere sulla qualità del gioco.

L’importante però, è l’inizio di una discussione dalle potenziali grandi ricadute sul mercato, Dovesse infatti andare a buon fine ed entrare a tutti gli effetti nel regolamento, è facile prevedere un progressivo allargamento alle altre funzionalità. Soprattutto, una rapida diffusione tra gli appassionati golfisti e quindi una altrettanto veloce  evoluzione del settore

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