L’Intelligenza Artificiale spinge i wearable in Sanità

L’Intelligenza Artificiale spinge i wearable in Sanità






Cresce l’adozione dei wearable all’interno della Sanità, migliorando cure e assistenza riducendo i costi. Con la spinta in più dell’IA

Con il settore consumer destinato a spostarsi sempre più su un mercato di ricambio, l’attenzione dei produttori di wearable alla ricerca di nuovi spazi si sposta progressivamente verso il mondo della Sanità.

Sfida di un altro livello per requisiti e affidabilità, con un potenziale di guadagni tuttavia sicuramente interessante, dal quale in pochi vogliono restare esclusi.

Al riguardo, le stime di ResearchAndMarkets.com sono piuttosto chiare. Nel 2023 il settore ha raggiunto una cifra di 42,6 miliardi di dollari, destinati a salire fino a 169 miliardi di dollari nel giro di cinque anni. Vale a dire una crescita del 25,82% all’anno fino al 2029.

Alla ricerca di una rotta condivisa

Dal punto di vista pratico però, c’è un aspetto ancora più importante in tema di evoluzione. Si tratta di un mercato estremamente frammentato, con soluzioni molto mirate. Se da una parte questo significa una maggiore potenziale evoluzione sviluppata su diversi canali di applicazione, d’altra comporta anche costi maggiori per la produzione e soprattutto maggiori di difficoltà per l’integrazione e la condivisione die dati raccolti.

Il campo di applicazione resta comunque molto variegato e potenzialmente sempre più interessante. Si spazia infatti da semplici strumenti per il monitoraggio permanente di soggetti a rischio, lasciando però loro una certa libertà di movimento, al seguire con maggiore accuratezza problemi cardiaci e ridurre il tempo di intervento, fino ai più moderati sistemi di supporto allo sport o semplicemente a un’attività fisica dai risvolti salutari.

Il livello di affidabilità raggiunto dai wearable nella Salute è ormai considerato in genere abbastanza elevato. Anche in assenza delle certificazioni, restano comunque strumenti ampiamente accettati per una prima indicazione sulle metriche di base, come frequenza cardiaca, pressione nel sangue, livello i ossigenazione, temperatura e risposta al movimento. Anche solo per orientare una diagnosi nella giusta direzione.

Due strade destinate a incontrarsi

Un settore ancora in rapida evoluzione. Qualità, quantità e affidabilità dei sensori migliorano di continuo. Dimensioni e prezzi invece calano, allargando così il potenziale bacino di utenza. Il punto in cui dotare un paziente di wearable significa ridurre il costo di analisi, visite e ricoveri, quindi della Sanità in generale, è ormai molto vicino. La diffusione degli strumenti di Intelligenza Artificiale contribuirà inoltre a un ulteriore passo in avanti.

Sembrano quindi ormai maturi i tempi per cui nel giro di pochi anni i wearable diventeranno la regola nella Sanità, al pari di altri strumenti. Dal punto di vista del mercato, sembra quindi lecito attendersi la diffusione di standard per il formato e l’interscambio dei dati, e una prevedibile fase di consolidamento. Resta da capire se si muoveranno prima le aziende del settore nei confronti dei marchi consumer, o viceversa.

Pubblicato il 29/4/2024

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