Apple Watch guarda alla sicurezza in piscina
![Apple Watch guarda alla sicurezza in piscina](https://i0.wp.com/www.wearnews.it/wp-content/uploads/2022/09/apple-watch-8-donna-sub.jpg?fit=1200%2C675&ssl=1)
Un brevetto descrive la possibilità per Apple Watch di rilevare situazioni anomale durante il nuoto e inviare una richiesta di soccorso
Tra i programmi futuri di Apple per Watch c’è una novità sicuramente interessante e decisamente insolita. L’azienda ha infatti presentato un brevetto per la sicurezza in acqua. Un potenziale passo avanti sul fronte tanto seguito della sicurezza fisica.
Se dalle intenzioni, e dal brevetto, si passerà ai fatti, lo smartwatch diventerà così anche una sorta di bagnino, pronto a cogliere i segnali di pericolo durante una nuotata e lanciare il relativo segnale di allarme.
![](https://i0.wp.com/www.wearnews.it/wp-content/uploads/2024/04/apple-watch-nuoto-schema.jpg?resize=640%2C360&ssl=1)
Sicuri di nuotare
L’idea sfrutta in modo diverso i sensori già presenti in Apple Watch. Con l’attività nuoto attiva, i relativi movimenti vengono seguiti per individuare eventuali irregolarità riconducibili a potenziali situazioni di pericolo.
Non si parla solo di nuotare. L’attenzione è posta sull’inattività totale, non ammissibile in acqua, o su movimenti irregolari del braccio. Aspetto questo meno facile da riconoscere, ma sul quale la documentazione allegata al brevetto è piuttosto esauriente.
L’analisi viene eseguita direttamente a bordo di Watch. La combinazione tra il movimento del braccio su cui è indossato con alterazioni improvvise della frequenza cardiaca e il livello di ossigeno nel sangue, permettono, secondo la documentazione, di distinguere una reale situazione di pericolo da una serie di gesti volontari.
![](https://i0.wp.com/www.wearnews.it/wp-content/uploads/2024/04/apple-watch-nuoto.jpg?resize=640%2C360&ssl=1)
Raggio d’azione limitato
Bisogna però tenere in considerazione anche il rischio di falsi allarmi. Non è raro infatti dover fare i conti già ora con potenziali sintomi individuati da Apple Wtch in termini di aritmie, con relativo ricorso a un Pronto Soccorso, in realtà verificatisi del tutto infondati.
C’è poi un altro aspetto da considerare. Sulle versioni dello smartwatch prive di e-sim, la regola in Italia, la portata della funzione è ridotta a una piscina o a pochi metri da riva, il raggio d’azione del Bluetooth.
In ogni caso, resta interessante come Apple sia riuscita ancora una volta a esplorare una strada inedita grazie all’abilità dei propri ricercatori ma anche della capacità di pensare fuori dagli schemi.
Pubblicato il 16/4/2024