La visione Asus della realtà virtuale non ha bisogno di sensori

La visione Asus della realtà virtuale non ha bisogno di sensori

Praticità e versatilità senza trascurare il design, per il visore Windows Mixed Reality HC102

La vera sfida sui visori per la realtà virtuale è appena iniziata, se non addirittura ancora ferma nelle fasi di studio. Tra le carte vincenti, sicuramente l’indipendenza dallo smartphone per i visori. A questa con buona probabilità andranno presto aggiunte praticità d’uso, versatilità e accessibilità. Se sull’ultimo aspetto, legato inevitabilmente ai prezzi, le prospettive sembrano più a lungo termine, sui primi due il mercato inizia a muoversi.

Lo sa bene anche Asus, intenzionata a essere della partita e pronta a rilanciare anche in Italia le proprie ambizioni con Windows Mixed Reality HC102, un visore presentato a IFA 2017 e pensato per aiutare scoprire tutte le potenzialità dei mondi virtuali. La voglia di distinguersi emerge anche già nel design, con un motivo 3D. Decisamente più pratico invece lo studio che ha  portato a una distribuzione bilanciata dei pesi, a garanzia di comodità. Per il materiale, la preferenza è andata verso resistenza e rivestimento antibatterico. Il peso risultante si aggira intorno a 400 grammi.

Dal punto di vista della tecnologia, tradotta facilmente  in praticità d’uso, è la totale assenza di sensori esterni, con innegabili ripercussioni anche sulla configurazione. Secondo Asus, non servono infatti più di dieci minuti prima di entrare nel vivo dell’azione.

Il sistema utilizza due telecamere frontali con tracciamento di tipo 6DoF (sei gradi di libertà). Queste,  interagiscono con 32 punti di luce a LED su ciascun controller e permettono di mappare l’ambiente circostante e tracciare i movimenti. Il visore è dotato di tutti i sensori del caso – giroscopio, accelerometro e magnetometro – utili a determinare l’orientamento dell’utente. Inoltre, al sistema di tracking inside-out,  è affidato il compito di tradurre i movimenti dal mondo reale a quello virtuale. Interessante infine, la scelta di rendere mobile il frontale. All’occorrenza infatti, senza doverlo togliere del tutto è possibile alzare il display per tornare a interagire nel mondo reale, giusto quanto serve.

L’aspetto più importante del sistema, la qualità video, si affida a una risoluzione 3K (2.880×1.440 pixel), con una frequenza di aggiornamento di 90 Hz. Da sfruttare con le oltre 20mila app Windows alle quali si aggiungono duemila titoli Steam VR, in diversi contesti.

Come anticipato, ogni novità ha un certo prezzo, e Windows Mixed Reality Headset HC102 non fa eccezione. Il prezzo di listino è infatti di 449 euro.

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