La visione totale di Raptor AR spinge il ciclista a tutta velocità

La visione totale di Raptor AR spinge il ciclista a tutta velocità


Tutte le informazioni a portata di vista grazie agli innovativi smartglasses Raptor di Everysight

È praticamente impossibile o quasi, vedere un cicloamatore pedalare su una bicicletta priva di un computer installato sul manubrio. A volte, anche più di uno, quando alla semplice lettura dei dati di marcia attraverso il sensore sulla ruota, si vuole avere a disposizione le ulteriori informazioni rese accessibili dai GPS.

Di recente, diverse app hanno segnato ulteriore passaggio in avanti, introducendo maggiori elementi di analisi e condivisione dei percorsi. Un’evoluzione molto rapida di una situazione rimasta pressochè immutata per anni. Grazie alla realtà aumentata però, è già ora di guardare ancora più avanti.

Everysight ha infatti messo a punto un progetto decisamente innovativo e altrettanto invitante per gli appassionati delle due ruote. L’ottima idea di partenza, sfruttare la dotazione di serie del ciclista, senza aggiungere ulteriori accessori, ma semplicemente applicando tecnologia e innovazione al corredo standard.

Il risultato è Raptor AR, futuristici occhiali sportivi pronti a fornire all’atleta una serie di dati istantanei sulla prestazione. Aspetto molto importante, senza distogliere lo sguardo dalla strada per guardare i dispositivi in genere montati sul manubrio. Soprattutto per chi partecipa a gare dove ogni frazione di secondo può rivelarsi decisiva, un vantaggio non da poco.

Dall’aspetto assolutamente simile a un comune paio di occhiali tecnici, Raptor AR si riconoscono solo da vicino per la presenza di sensore e videocamera sulla parte frontale superiore della montatura. Il pannello di comando montato sul manubrio può essere azionato senza necessità di distrarsi, anche perchè raramente si può rivelare necessario intervenire durante la pedalata.

Una volta attivato il sistema, l’effetto è garantito, sovrapposta alla visuale della strada, tutta la serie di dati solitamente memorizzati nello smartphone o visualizzati sui vari display separati. Dalla velocità al tempo percorso, dalla potenza alla frequenza cardiaca, tutto quanto torna utile a tenere sotto controllo la prestazione è davanti agli occhi. Al tempo stesso, abbastanza defilato per non disturbare la visione.

Già messo alla prova sul campo da diversi appassionati e guide, proprio in questi giorni Raptor AR ha segnato un altro importante traguardo, con l’ingesso ufficiale nel mondo dei professionisti. Chris McCormack è diventato ufficialmente testimonial di Everysight. Più noto agli appassionati di triathlon come Macca, il quattro volte campione del mondo della specialità (due di Iron Man) e vincitore di oltre 250 gare, è a dir poco rimasto entusiasta dai nuovi smartglasses.

Anche per chi non spinge le proprie prestazioni all’estremo, i benefici sono decisamente interessanti. Anzi, l’assenza del contesto agonistico permette di sfruttare anche tutte le altre funzioni. I Raptor AR non fanno infatti a meno di includere anche le indicazioni di navigazioni collegate al GPS e sono in grado di riprendere foto e video da una posizione soggettiva senza bisogno di ricorrere a una action cam dedicata. Oltre naturalmente a poter gestire le chiamate senza lasciare il manubrio o distogliere lo sguardo dal traffico. In attesa di chiamate, spazio per ascoltare la propria colonna sonora preferita.

Unica nota stonata, la fase di test è ancora in corso. Per quanto avanzata e ormai completa, manca infatti la data ufficiale del rilascio al pubblico. Soprattutto, al momento ancora nessuna indicazione sul prezzo, molto probabilmente tanto ricco quanto le funzionalità offerte.

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