KeenBrace, il compagno ideale per l’atleta che non vuole infortunarsi, mai

KeenBrace, il compagno ideale per l’atleta che non vuole infortunarsi, mai

Un sensore capace di andare oltre nella lettura dei dati, arrivando in fondo dei muscoli

Aiutare atleti e appassionati a ottenere il meglio in fase di allenamento e competizione è obiettivo ormai diffuso, quasi dato per scontato nei numerosi dispositivi wearable sul mercato. Pochi però si preoccupano anche di seguire lo stato di salute, soprattutto al fine di prevenire gli infortuni. Come gli interessati conoscono bene, tanto scongiurati e ignorati fino a quando non ci si trova a doverne affrontare uno.

Su questo terreno si è spinta KeenBrace, con un progetto pronto ad arrivare tra pochi mesi sul mercato dopo due anni di attività di ricerca senza sosta. L’obiettivo della società cinese è raccogliere attraverso un unico sensore collocato sul muscolo dell’atleta i dati utili a garantire i migliori risultati sportivi riducendo al minimo qualsiasi rischio. Operazione possibile grazie a una inedita lettura dei dati e alla relativa elaborazione.

Spesso, i problemi di natura fisica sono originati da errori nei movimenti o nella postura all’apparenza irrilevanti. Il prolungarsi nel tempo dello sforzo però, aumenta il pericolo di traumi. Il sensore KeenBrace  montato su apposita fascia elastica e applicato al muscolo segue i movimenti, legge la forza impressa e quindi confronta i relativi valori. Ripetendo l’operazione con la fascia sui vari muscoli interessati, o utilizzando due fasce per verificare anche il bilanciamento dello sforzo, si ottiene la visione di insieme.

Obiettivo naturale di tale operazione è ovviamente il miglioramento delle prestazioni. Per quanto possa rivelarsi efficace il relativo software, completo di indicazioni vocali, troppo poco però per pensare di fare la differenza su un mercato sempre più affollato. Entra allora in gioco la capacità di intuire per tempo il rischio di infortunio, ben prima che possa verificarsi e adottare quindi i necessari provvedimenti. Dal semplice riposo o alleggerimento del carico, fino a correzioni nella postura o nella programmazione ed esecuzione degli esercizi.

Altro aspetto a favore di KeenBrace, si tratta sempre di letture effettuate dal vivo. La fascia con il sensore può infatti essere indossata tanto in allenamento quanto in gara, eliminando quindi la necessità di sedute espressamente dedicate all’analisi, per definizione non pienamente fedeli alle situazioni reali.

Per i più curiosi all’aspetto tecnico, KeenBrace utilizza un sensore in grado di intercettare il segnale elettrico emesso dal muscolo in movimento. In ogni movimento, vengono rilevati 15 parametri, tra cui attivazione del muscolo, livello di affaticamento e movimento effettuato. Un sistema a sei assi, definito 6-axis Micro-Electric Mechanical System, composto da un accelerometro e un giroscopio, entrambi in tre dimensioni.

Combinati agli altri parametri ormai usuali, a partire dalla lettura del battito cardiaco, il risultato è un passo in avanti verso uno stato di forma ottimale, riducendo al tempo stesso il rischio infortuni. Chiusa la fase di sviluppo, KeenBrave si prepara per arrivare sul mercato a novembre. Per i più reattivi, il prezzo stimato in circa 150 dollari dell’unità singola, può essere ridotto anche della metà, secondo le modalità indicate sulla piattaforma di crownfunding Indiegogo

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