Viaggio al centro del Tour de France, nella scia di Dimension Data

Viaggio al centro del Tour de France, nella scia di Dimension Data

Sfruttando all’estremo le più moderne tecnologie, un modo tutto nuovo di gustare la corsa

Insieme alla carovana più famosa di Francia, e non solo, lo scorso sabato 1 giugno da Dusseldorf la partenza del Tour de France ha rinnovato anche la sfida sul fonte IT per Dimension Data. Una sfida imponente, da molteplici risvolti.

Il più evidente alla vista degli appassionati, il trasmettitore montato sotto la sella di tutti i partecipanti. Semplificando all’estremo, una sorta di centralina GPS per la trasmissione di tutti i parametri istantanei del corridore, da tradurre in informazioni utili alla giuria, ai cronisti, ma soprattutto al tifoso telespettatore o utente di smartphone e tablet.

In mezzo però, l’imponente apparato chiamato a garantire la raccolta di una mole di dati difficile da immaginare e tradurla in informazioni da recapitare ai destinatari. In pratica, decine di parametri per ogni ciclista, in movimento continuo, lungo tracciati non sempre agevoli dal punto di vista del segnale. Il tutto per svariate ore di gara ogni giorno in qualsiasi condizione atmosferica.

Quando tre anni fa  A.S.O. – Amaury Sport Organisation, la società proprietaria del Tour de France, ha concluso l’accordo con Dimension Data, l’obiettivo era sfruttare e integrare nello sport la tecnologia allo stato dell’arte e le tendenze più attuali per attrarre sempre più spettatori e offrire loro funzionalità nuove e personalizzate. In pratica, tutto quanto rientra in Big Data, uno dei termini molto usati di recente, non necessariamente altrettanto chiari per la persona comune. Eppure, proprio questa situazione aiuta a comprenderne al meglio significato e potenzialità.

Con buona probabilità, non dovrà passare molto prima di portare la soluzione alla portata della massa di cicloamatori e appassionai. In fondo, tanti dispositivi e app già di uso comune, non sono molto lontani. Basti pensare per esempio ai vari apparati Garmin, Polar o TomTom, o alla rapida diffusione di Strava. La prospettiva, moltiplicare affidabilità delle misurazioni e aumentare il numero di informazioni disponibili.

In questi giorni però, protagonista resta il Tour de France. Dimension Data offre agli appassionati la possibilità di conoscerne i retroscena. Per chi vuole andare oltre, anche la possibilità di esplorare gli aspetti tecnologici e le curiosità che hanno reso la Grande Boucle unica anche sotto l’aspetto non scontato della tecnologia IT.

Gli speciali sensori posizionati sotto il sellino dei corridori producono dati in tempo reale sui singoli ciclisti Questi dati includono la velocità e il posizionamento dei ciclisti durante la gara, la composizione del gruppo, la distanza tra i vari corridori, le pendenze del terreno e le condizioni atmosferiche. La tracciatura continua garantisce anche i dati di gara alle emittenti televisive. Novità di quest’anno, un  progetto pilota per esplorare le potenzialità delle tecnologie predittive, con l’obiettivo di analizzare lo sviluppo dei possibili scenari di tappa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verified by MonsterInsights