Mettersi in testa l’idea Dreem aiuta dormire bene e vivere meglio

Mettersi in testa l’idea Dreem aiuta dormire bene e vivere meglio

L’originale sistema di cuffie Rythm analizza anche l’attività cerebrale e concilia il sonno con suoni

Da quando Rythm ha annunciato il proprio progetto di una sorta di casco da indossare di notte per analizzare la qualità del sonno e migliorare lo stile di vita, sono cambiate tante cose. Il rapido affermarsi dei braccialetti con funzioni praticamente analoghe, ha infatti minato le ambizioni della società franco-americana, la quale però non sembra intenzionata a desistere.

Dreem, così è stato ribattezzato il sistema, è infatti ufficialmente pronto per l’arrivo sul mercato. In questo ultimo periodo, per fare comunque la differenza, si sono enfatizzate le caratteristiche uniche. Prima di tutto, la capacità di combinare tutti i parametri disponibili. Dove infatti i fitband spesso si limitano a una selezione tra rilevamento dei movimenti, battito cardiaco e respiro, Dreem li rileva tutti. In più, il vero punto di forza è l’analisi dell’attività cerebrale. Quello che, nonostante le immagini pubblicitarie, dovrebbe convincere gli utenti ad acquistarlo e usarlo senza remore, pur assumendo un aspetto non proprio rassicurante. L’importante è che, secondo l’azienda, si possa contare su un’affidabilità pari al 95% rispetto agli strumenti professionali

La volontà di andare oltre a portato a trovare un’altra strada per distinguersi, senza delegare tutto all’app. Rythm sfrutta infatti le cuffie anche per intervenire direttamente sulla qualità del sonno. Grazie ai diffusori integrati infatti, Dreem riproduce suoni o parole in grado di aiutare il rilassamento e quindi il sonno. Suoni dal ritmo allineato al respiro, per portare l’organismo al massimo livello di rilassamento.

Secondo l’azienda, i test condotti hanno portato benefici immediati nella metà dei casi. Più in generale, emergono effetti positivi diffusi per la fase del sonno profondo, quella più importante ai fini del riposo e generalmente la più corta.

Rispetto all’ultimo prototipo, la versione finale è stata resa più ergonomica, impiegando materiale più morbido La fascia frontale è utilizzata anche per comandi come la regolazione del volume. Concluso il periodo con il bonus di cento dollari, non c’è invece molto da regolare sul prezzo, fissato a 499 dollari.

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