Dove si accende uno smartphone, si spegne la sicurezza
Risultati preoccupanti da una ricerca Nokia sui rischi della mobility, frutto prima di tutto di mancanza di informazione
C’è decisamente ancora molto lavoro da svolgere sul fronte della sicurezza in ambito mobile. Forse troppo presi dallo sfruttare smartphone e smartwatch, gli italiani si dimostrano eccessivamente disinvolti nell’assumere atteggiamenti a rischio. Almeno, fino a quando colpiti in prima persona.
Considerazioni per tanti scontate, chiamate tuttavia a scontrasi con una realtà avara di progressi. L’ultima conferma in ordine di tempo arriva da HDM Global, con una ricerca sul tema affidata a Censuswide tra giugno e luglio.

La sicurezza non vale la spesa
La casa dei telefoni Nokia, ha chiamato in causa proprietari di smartphone del nostro Paese e il primo dato preoccupante riguarda i criteri d’acquisto ritenuti fondamentali dagli italiani al momento della scelta di uno smartphone.
Solo il 30% ritiene tale la sicurezza offerta dal device, mentre la stragrande maggioranza degli intervistati considera costo, sistema operativo e durata della batteria, tutti assestati attorno al 65%, i fattori decisivi.
Inoltre, la sicurezza del proprio smartphone viene inquadrata come fonte di preoccupazione solo per il 35% del campione, con un 24% non molto preoccupato e un 6% addirittura del tutto indifferente ai potenziali rischi legati ad attacchi hacker.

Il vero rischio è l’ignoranza
All’origine di tutto, tra le cause principali una scarsissima consapevolezza dello scenario. Sebbene la maggioranza degli intervistati ritenga di sapere come proteggere il proprio telefono, una cospicua percentuale di possessori di smartphone (23%) dichiara di non avere assolutamente idea di come salvaguardare il proprio device.
C’è ancora un dato utile a capire l’importanza di una maggiore formazione su questi argomenti. Quando si parla di aggiornare un dispositivo, una fetta consistente se ne preoccupa in un periodo variabile tra le tre settimane e i sei mesi (30%). Non manca anche un 5% che proprio non lo aggiorna mai, con tutti i rischi che ne conseguono.
Le ragioni, timore che l’aggiornamento possa rallentare il telefono (2%) od occupare troppo spazio di memoria (26%).