Galaxy Fit 3 è pronto a fare le cose in grande, con qualche rinuncia

Galaxy Fit 3 è pronto a fare le cose in grande, con qualche rinuncia






Sembra tutto pronto per il lancio di Galaxy Fit 3, il nuovo smartband Samsung dal grande display ma con qualche compromesso di troppo

Per quanto in una fase di relativa calma, il mercato degli smartband resta ben lontano dal potersi considerare finito. Al contrario, come ha dimostrato di recente Xiaomi con Smart Band 8, c’è sicuramente spazio per modelli più sofisticati, contenuti nell’ingombro e il prezzo. Una conferma arriva dal rinnovato interesse Samsung, pronta a lanciare Galaxy Fit 3.

A quattro anni di distanza dalla versione precedente, l’azienda coreana dimostra ancora una volta di voler giocare a tutto campo e non trascurare alcuna opzione per allargare il proprio ecosistema. Dopo l’anticipazione di un ormai prossimo smartring, tocca ora a Galaxy Fit 3 tenere alto il livello di attenzione.

In realtà, si tratta di una sorta di indiscrezione, filtrata non si sa quanto involontariamente, su un sito dell’area Mediorientale, ma ampiamente confermata anche da Evan Blass, uno dei maggiori esperti quando si parla di anticipazioni.

Foto: Evan Blass su X

Lo smartband si fa grande

A prima vista Galaxy Fit 3 appare quasi come un dispositivo del tutto nuovo. Il passo avanti nelle dimensioni del display da 40 mm, è infatti circa dodici millimetri in più rispetto alla versione precedente. Anche il peso aumenta, ma solo di poco arrivando a 18 grammi.

Poco o niente a che fare quindi con i primi modelli di smartband. Più che altro, si può parlare sempre più di smartwatch leggermente più piccoli, dove la differenza è da ricercare soprattutto nel prezzo e di conseguenza nella configurazione.

Le funzioni di base non mancano. Oltre a notifiche, si parla di tracciamento dell’attività fisica e analisi del sonno, legate naturalmente alla frequenza cardiaca. Di più, però c’è poco altro.

Foto: Evan Blass su X

Qualche sacrificio di troppo

Le vere novità sono il sensore per la luce ambientale, utile a regolare in automatico la luminosità del display, e il rilevamento di potenziali cadute. Opzione sicuramente interessante, ma  troppo isolata per avere un largo riscontro.

Più importante invece, l’elenco delle assenze, spesso invece ormai considerate la regola. Più ancora del GPS, in questa fascia di prodotto  ancora non contato, colpisce l’assenza del modulo NFC. Significa in pratica non poter sfruttare Galaxy Fit 3 per i pagamenti contactless, e questo nonostante la presenza di Samsung Pay.

Facile intuire, di conseguenza non si trovano integrati neppure speaker e microfono per gestire le chiamate al polso. Oppure, anche solo per rilanciare le ambizioni dell’interfaccia vocale proprietaria Bixby.

Se i tempi appaiono ormai imminenti, non ci sono al momento indicazioni sul prezzo. Sicuramente però, Galaxy Fit 3 dovrà confrontarsi con il più completo Fitbit Charge 5, ma soprattutto con Xiaomi Smart Band 8, i cui favori dipendono per  buona parte dal prezzo inferiore ai quaranta euro.

Pubblicato il 7/2/2024

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