La sfida tutta nuova e incerta di Vision Pro
Con le vendite a rilento, Apple deve puntare tutto su Vision Pro, i cui tempi però si allungano. Nel frattempo, prende forma l’auto elettrica
Anche se la posizione sul mercato resta fuori discussione, qualche preoccupazione in casa Apple per l’andamento delle vendite inizia a farsi strada. Quest’anno si registra infatti un rallentamento per buona parte del 2023 e solo una poco probabile impennata legata al periodo delle feste potrebbe invertire la rotta.
Ipotesi d’altra parte poco probabile, anche perché a differenza del passato, non si presentano particolari novità a poter fare da traino. Saltato l’aggiornamento di iPad per la prima volta dal lancio del 2010, anche nel settore wearable, quello con le crescite maggiori degli ultimi tempi, ha visto in Watch e AirPods poche novità concrete. A cambiare le cose potrebbe intervenire Vision Pro, ma non ci sono particolari ragioni per crederci veramente.
Al riguardo infatti, Apple ha deciso di muoversi con estrema prudenza. La novità è di quelle sicuramente importanti, una potenziale svolta storica per il mercato. Ma, allo stesso tempo anche un rischio come forse mai corso in precedenza.
A differenza di uno smartphone o di uno smartwatch, realtà aumentata e realtà virtuale sono infatti concetti ancora molto generici. Al momento, capaci di richiamare l’attenzione solo dei più appassionati. Inoltre, non contribuisce certo ad attirare utenti la prospettiva di spendere una cifra intorno ai 3.500 euro senza sapere esattamente come sfruttare Vision Pro.
Per il 2024 Apple ha comunque in serbo diverse novità. Si parla di un intervento importante sul tablet, ma anche di un rinnovo della gamma di auricolari, compresa una versione più economica di AirPods, affiancata allo stesso tempo da nuovi AirPods Pro. Anche se di minore impatto, sono attese novità anche sul fronte TV+.
La sfida inedita di Apple
La vera svolta resta quindi quella di Vision Pro, dove al momento regna però la massima prudenza. Tanto per cominciare, prima della fine dell’anno le attenzioni saranno riservate al mercato USA, con Canada e Gran Bretagna a distanza di qualche mese. Per tutti gli altri, Italia compresa, difficilmente se ne parlerà prima del 2024 inoltrato.
C’è in realtà anche un’altra voce sempre più insistente, un clamoroso ingresso nel mondo delle auto elettriche. Sicuramente, un interesse reale, dove i tempi però al momento risultano ancora piuttosto lunghi.
Nell’immediato, la missione resta quindi affidata al visore. Dove la strategia seguirà per certi versi quella utilizzata per Watch, fosse solo anche per motivi scaramantici visto il successo. In pratica, si partirà con un periodo piuttosto lungo dedicato prevalentemente alle demo, così da attirare l’attenzione e aiutare gli utenti a capirne il potenziale.
Partenza lenta per Vision Pro
Una strategia in pieno stile Apple Vale a dire, con test personali su appuntamento, in aree opportunamente allestite in una serie di punti vendita selezionati. Anche perché, a differenza di tutti gli altri prodotti Apple, Vision Pro ha un tasso di personalizzazione piuttosto elevato.
Dalla lunghezza della fascia alla compatibilità con lenti correttive per chi ne ha bisogno, ogni cliente ha bisogno di una configurazione curata di persona da un addetto. D’altra parte, il minimo quando la spesa i aggira sui 3.500 dollari. Per di più, con un catalogo di applicazioni, da acquistare a parte, al momento ancora decisamente limitato.
Per l’azienda si presenta quindi un 2024 impegnativo. Certamente non una novità. Rispetto al passato però, con maggiori incertezze, perché questa volta non si tratta di tenere alto l’interesse verso prodotti ormai consolidato o lanciare novità di facile diffusione sul mercato. La sfida Vision Pro è qualcosa del tutto inedito, ed è anche il terreno dove Apple ha dimostrato più volte di saper esprimere il meglio di sé.
Pubblicato il 7/11/2023
