La scommessa del visore Apple prende forma

Ufficiale la data di lancio del visore Apple, l’attenzione si sposta su caratteristiche tecniche, prezzo e sorpattutto le applicazioni
A poco più di un mese di distanza, la data del WWDC 23 è ormai ufficiale come sede per il lancio del visore Apple, non passa praticamente giorno senza assistere a qualche anticipazione, o presunta tale.
Un’attesa, per buona parte costruita ad arte, come non si vedeva da tempo in casa Apple. Il segnale quindi, di un progetto nel quale l’azienda crede veramente tanto. Qualcosa di simile infatti non si vedeva dal 2014 con l’arrivo di Watch.
Riferimento non del tutto casuale, perché in comune con lo smartwatch, anche il visore Apple si annuncia con qualche dubbio simile. Il principale, tutt’ora irrisolto, quello delle applicazioni. Se Watch, come d’altra parte tutti wearable da polso, ha trovato fortuna sganciandosi dal ruolo di telecomando dello smartphone e affermandosi come supporto utile per salute e attività fisica, ora il compito appare decisamente più arduo.
In questo caso infatti, non si tratta di reinventare un dispositivo utilizzato da anni, se non secoli. Per quanto intriganti, realtà virtuale e realtà aumentata sono ancora alla ricerca di una vera utilità al di fuori dei ristretti mondi di videogiochi e mondo professionale.

Utilità tutta a scoprire
In attesa di vedere se, come e quando gli sviluppatori sapranno rispondere all’invito per farsi trovare pronti al grande appuntamento del WWDC 23, i dubbi restano. A partire da quello all’apparenza maggiore, il prezzo.
Anche se Apple ha sempre dimostrato di convincere i propri fedelissimi a spendere cifre all’apparenza impensabili per orologi, telefoni , computer e tablet, ora il livello della sfida è ancora superiore. Tremila euro per un visore Apple dal potenziale ancora non ben definito, appaiono troppi anche per il più convinto ammiratore.
Al momento però, la sfida non sembra preoccupare più di tanto l’azienda. Tra le tante voci di potenziali killer application, vengono indicate alcune scontate, come i videogiochi, quella più interessante del supporto all’attività fisica e tra le più curiose, la lettura di libri immersi in uno scenario di realtà virtuale.
D’altra parte, anche con Watch si era puntato su funzioni oggi difficili da ipotizzare. Nove ani fa, si parlava infatti della posssibilità di scambiare messaggi via Watch, oppure condividere la propria frequenza cardiaca, o come display remoto per iPhone. Niente di tutto quanto oggi ha fatto le fortune del wearable.

Applicazioni Apple in modalità visore
Per cominciare, si potrà provare la sensazione nuova di utilzzare le applicazioni tradizionali Apple, come Books, Camera, Contacts, FaceTime, Files, Freeform, Home, Mail, Maps, Messages, Music, Notes, Photos, Reminders, Safari, Stocks, TV e il meteo in una modalità diversa.
Inoltre, viene data praticamente per certa la presenza di una rinnovata app di serie per il fitness, con particolare attenzione a meditazione, immersione in suoni e ambienti virtuali rilassanti, ma anche con una versione più movimentata, rivolta alla trasmissione in diretta di eventi sportivi.
Per i più innovativi, il visore Apple diventerà anche un’alternativa al monitor. Al momento, naturalmente solo per i dispositivi Mac. Comprese funzioni di videconferenza, o riunioni virtuali, immersi in scenari del metaverso o simili.
A queste, dovranno naturalmente aggiungersi le proposte degli sviluppatori terzi, esterni all’azienda. Dal lancio ufficiale in avanti, è quindi lecito attendersi una rapida serie di annunci. Superata la prevedibile ondata iniziale, sarà però interessante capire la reazione a lungo termine del mercato.
Con il metaverso già in fase di assestamento dopo i primi facili entusiasmi, il livello della sfida appare alto come raramente in passato. Esattamente, il terreno preferito da Apple.
Senza dimenticare un’ultima intrigante ipotesi, secondo la quale il visore Apple dovrà soprattutto fare da apripista per un altro obiettivo altrettanto ambizioso se non di più: gli smartglasses.
Pubblicato il 27/4/2023