Per gli smartglasses e la realtà aumentata è ora di fare sul serio

Eterna promessa del mondo wearable, gli smartglasses con realtà aumentata sono sempre alla ricerca della formula vincente. Ora più vicina
Sempre a metà strada tra novità interessanti, o anche solo curiose, e la ricerca di un ruolo definitivo nel panorama delle tecnologie wearable, gli smartglasses non rinunciano comunque all’evoluzione, anche se con tempi e modi decisamente diversi rispetto alla attese, e non solo quelle più ottimiste
I produttori, almeno alcuni, continuano a crederci. La lezione dei Google Glass sembra essere stata appresa. Come insegnano Ray-Ban e Meta, autori di una delle poche linee di successo, Invece di una rivoluzione, meglio attirare il pubblico proponendo loro piccole novità, più facili anche da capire.
Per questo, ma anche per diversi limiti tecnici nell’utilizzo pratico, realtà virtuale e realtà aumentata restano ancora una soluzione per pochi. Spesso, guidata più dalla curiosità rispetto a reali intenzioni di utilizzo regolare.

La vera sfida deve ancora iniziare
Il settore però avanza. Uscire dal settore strettamente professionale dove questi dispositivi e aumentata sono una prassi consolidata, viene ancora considerata una prospettiva di successo.
Secondo ResearchAndMarkets, si può restare ottimisti. Più tardi del previsto ma il successo arriverà. Solo nell’ultimo anno, sono stati infatti presentati oltre trenta nuovi modelli di smartglasses con realtà aumentata. Altro aspetto importante, da aziende molto diversificate per settore di attività.
In cifre si parla di un mercato dove sono stati prodotte oltre un milione e mezzo di unità. Secondo gli esperti, la tanto attesa esplosione del settore arriverà. Entro il 2030, si prevede infatti di raggiungere quota novanta milioni di modelli venduti.

Tecnologia, praticità e innovazione
Evoluzione del display, più discreti e definiti, nuove funzioni e soprattutto maggiore praticità d’uso restano fattori determinanti per il successo. Aspetti sui quali in tanti stanno lavorando, ma dove al momento sembra ancora difficile trovare una risposta completa.
Oltre alle linee, anche il peso resta un fattore determinante, attualmente compreso tra degli ottimi 25 grammi fino a più difficili da sopportare a lungo, 99 grammi. È solo uno degli aspetti decisivi. La ricerca deve ancora raggiungere traguardi importanti per combinare tutte le esigenze senza costringere a compromessi, così come è utile allargare l’offerta a modelli ibridi.
Un contributo importante può inevitabilmente arrivare dall’intelligenza artificiale. Dal riconoscimento di un contesto con relativi suggerimenti, per esempio la traduzione simultanea, o indicazioni fino al monitoraggio della salute, passando per l’integrazione con altri dispositivi, computer smartphone e smartwatch prima di tutto, le opportunità per un salto di qualità non mancano. È arrivato il momento di metterle in pratica.
Per esempio, andando a cercare tra i nomi meno noti, emergono diverse sperimentazioni interessanti. Per esempio, le sempre valide tecnologie Vuzix, con versioni più rivolte al mercato consumer, utilizzando gli smartglasses con realtà aumentata e riconoscimento vocale al servizio della domotica, mentre il marchio DreamSmart di Meizu propone tra l’altro un’interessante versione al servizio della guida in automobile.
Pubblicato il 12/5/2025