Un’unione di grandi nomi mai vista in precedenza per simulare le condizioni di vita sul Pianeta Rosso
Una volta conquistata, parte del fascino della luna negli anni è andato progressivamente calando. Ora, guardando il cielo, buona parte dei sogni si è spostata molto più lontano, fino ad arrivare su Marte. A differenza del satellite terrestre, grazie alla tecnologia è molto meno necessario lavorare di fantasia per immaginare se e come si possa vivere sul Pianeta Rosso. Grazie alla realtà virtuale, sarà infatti un’opportunità aperta a molte più persone di una ristretta selezione di astronauti ben addestrati.
Pur con i mezzi attuali, l’obiettivo resta comunque ambizioso, come dimostra il numero di protagonisti scesi in campo nel progetto Mars Home Planet promosso da HP. A questa infatti si sono già affiancate NVIDIA, Autodesk, Fusion, Launch Forth, Technicolor, Unreal Engine e VIVE. L’idea è comprendere come possa vivere su Marte una popolazione di un milione di persone, affrontando le questioni di tutti i giorni. Dalla costruzione di abitazioni e veicoli, alle coltivazioni, al vestiario. In pratica, capire se e come sia possibile realizzare un ambiente a misura d’uomo in condizioni tanto diverse da quelle terrestri e all’apparenza ostili.
Fondamentale in questa sfida, evoluzione del progetto Mars 2030 lanciato a suo tempo dalla Nasa, è l’apporto della realtà virtuale. Un lavoro di squadra in grande stile, come finora se ne sono visti pochi per dimensioni e numero di partecipanti.
Nella prima fase, la tecnologia combinata si concentrerà nel simulare l’urbanizzazione. I partecipanti si preoccuperanno di come applicare i principi di trasporti e infrastrutture al contesto marziano. Mawrth Vallis è la zona del pianeta individuata come potenziale zona di approdo, da ricostruire in una modellazione 3D. Gli iscritti saranno chiamati a modellare attraverso software Autodesk scenari possibili di colonizzazione, progettando tutti gli elementi urbani in grado di adattarsi alle particolari caratteristiche. Successivamente, si potrà avviare una fase di vera e propria simulazione prendendo spunto da Unreal Engine, per provare in prima persona come si possa vivere su Marte.
Prospettive decisamente affascinanti, con sviluppi tutti da seguire, anche se a tutt’oggi l’impressione resta una sorta di videogioco, con la differenza però di poter almeno immaginare di contribuire in modo molto più concreto a una potenziale evoluzione della specie umana.