Con i laBGlasses la Polizia di Arezzo pilota la sicurezza

Con i laBGlasses la Polizia di Arezzo pilota la sicurezza






Il Comune toscano primo ad avviare la sperimentazione dei labGlasses, smartglasses al servizio della sicurezza sulle strade

In attesa di scovare applicazioni in grado di mettere gli smartglasses al centro della vita quotidiana, ci pensa il Comune di Arezzo a riportare l’argomento di attualità. Il paese toscano ha infatti deciso di inserire i laBGlasses nella dotazione degli agenti di Polizia Municipale.

Uno strumento pensato, quello messo a punto da laBconsulenze, per rilevare e documentare le infrazioni, in particolari i limiti di velocità con maggiore precisione e sicurezza per tutti gli utenti della strada.

A parte le prevedibili polemiche di turno sollevate soprattutto da chi ha poco interesse a rispettare il codice della strada, una soluzione certamente interessante e innovativa. Indice prima di tutto di come le applicazioni per gli smartglasses no manchi. Basta solo avere tempo e voglia di pensarle e sperimentarle.

Come facile immaginare, si tratta di un modello  particolare, rispetto a quelli finora visti in commercio. Resta però invariato il principio di sfruttare la tecnologia a supporto della visione naturale e superarne i limiti.

Controlli a portata di vista

Il sistema laBGlasses, è infatti dotato di visore e di telecamere ad alta risoluzione, in grado di riconoscere e leggere automaticamente i dati dei veicoli e i documenti degli utenti. Qualcosa di molto simile alle sempre più diffuse telecamere in prossimità dei varchi comunali, utili prima di tutto a verificare la validità di bollo e assicurazione, oltre alla revisione o l’effettiva proprietà del mezzo.

Grazie al software Urbano 2.0, è quindi possibile accedere alle principali banche dati per ottenere all’istante le informazioni del caso, visualizzate sopra la lente come realtà aumentata.

Grazie ai laBGlasses sarà inoltre possibile effettuare foto e segnalazioni georeferenziate. Una funzione particolarmente utile per supportare il compito della Polizia Municipale. Per esempio, utile a raccogliere immagini di sinistri stradali.

L’attenzione mediatica su quest’applicazione inedita degli smartglasses arriva solo ora con l’annuncio ufficiale. Tuttavia, il progetto del Comune di Arezzo era stato presentato in lo scorso settembre nell’ambito delle Giornate della Polizia Locale di Riccione.

Il Comando di Polizia Municipale del Comune toscano si è reso disponibile a contribuire allo sviluppo mettendosi a disposizione per la sperimentazione.

Prima di entrare nella fase operativa, sarà naturalmente completato un programma di formazione prima e di assistenza operativa gli agenti della Polizia locale nell’uso del dispositivo. Il periodo di sperimentazione servirà a raccogliere riscontri relativi all’applicazione del sistema sulla base dei quali intervenire per apportare eventuali migliorie.

Nessun sistema di spionaggio

Diversamente da quanto dichiarato d più parti, soprattutto  allo scopo di sollevare le prevedibili polemiche di circostanza, i laBglasses non sono un sistema a infrarossi per rilevare infrazioni di nascotso. Niente a che vedere quindi con presunti autovelox.

In realtà si tratta di un sistema a supporto delle verifiche del caso, nell’interesse stesso deli automobilisti, per facilitare la lettura delle targhe e la consultazione istantanea, per verificare informazioni come assicurazione, revisione, accesso a ZTL.

Solo in caso di accertamenti, qualora l’Agente ritenga necessario procedere con un verbale, o preavviso, potrà sfruttare lo smartphone fissato sull’avambraccio per controllare i dati ed eventualmente stampare il documento su una piccola stampante portatile in dotazione.

Pubblicato il 21/11/2022

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