Come migliorare l’autonomia del proprio Garmin

Come migliorare l’autonomia del proprio Garmin

Anche negli smartwatch Garmin più sofisticati, l’autonomia può non bastare mai. Alcuni semplici accorgimenti per aumentarla

Per quanto largamente aumentata nel corso delle generazioni, l’autonomia di uno smartwatch non è sempre in linea con le attese, o le esigenze, di situazioni particolari. In pochi sono disposti a dover mettere in carica anche il wearable a fine giornata, e gli utenti Garmin non fanno certo eccezione.

Tra le tante funzioni e opzioni, c’è però spazio per migliorare il risparmio energetico, sfruttando anche direttamente alcun consigli dell’azienda. Combinati ad alcune semplici buone pratiche, il risultato non sarà trascurabile.

Ogni funzione ha un proprio peso

Per cominciare, è utile ricordare quali sono le funzioni con il maggior impatto sul consumo energetico. Prima di tutti, l’utilizzo del GPS per la registrazione di attività outdoor, ma anche la connessione Bluetooth allo smartphone. Funzioni tra le più utili, ma da usare con un certo criterio se l’autonomia è un requisito essenziale.

Anche la funzione forse più rappresentativa dello smartwatch, la frequenza cardiaca, pesa nell’economia globale. In situazioni di emergenza, può essere utile disattivarla.

Così come tutto quanto riguarda il quadrante. Grafiche chiare consumano più di quelle scure, così come frequenza di consultazione e intensità luminosa. Nel contesto di aumentare l’autonomia di un Garmin, da valutare quindi con molta attenzione l’uso di opzioni quale il display sempre acceso.

Piccole rinunce per grandi risultati

A parte questo, ci sono però diversi accorgimenti utili, che richiedono solo qualche attenzione, senza rinunce importanti. Partendo per esempio proprio dallo stesso display, regolando l’intensità al minimo, o accorciando il tempo di visualizzazione. Questa le altre opzioni collegate si trovano sotto Impostazioni,  Mostra. Nel caso specifico Luminosità. Oppure Impostazioni, Sistema, Schermo.

Un altro risultato importante si raggiunge disabilitando i toni avviso e i toni tasti, dalla voce Sistema, Toni delle Impostazioni. Un discorso simile per le vibrazioni, altra fonte di consumo energetico da valutare, con una procedura simile selezionando la relativa voce

Gli smartwatch Garmin sono spesso utilizzati insieme a sensori aggiuntivi. Importanti per la precisione e la quantità di dati raccolti durante l’attività fisica, ma piuttosto voraci di energia. In generale, se sensori ANT o lo stesso Bluetooth non sono indispensabili, meglio disattivarli attraverso la voce Impostazioni, Sensori.

Durante un’attività molto regolare, senza cioè cambi di ritmo frequenti, si può giocare un’altra carta: allungare il tempo di lettura dei vari parametri. Da Menu, Impostazioni, Sistema, Registrazione dei dati, in alternativa alla frequenza di ogni secondo, si può limitarsi a registrare i punti chiave dove si verifichino modifiche di direzione, passo o frequenza cardiaca con la modalità Intelligente.

L’ultima opzione per risparmiare energia sul proprio Garmin comporta qualche sacrificio. Per quanto piacevole e pratico, ascoltare musica direttamente al polso è una delle modalità più pesanti dal punto di vista del bilancio energetico. Quando l’autonomia residua del proprio Garmin non è garantita, meglio rinunciare alla colonna sonore e concentrarsi sul paesaggio, rispetto a rischiare di trovarsi con una traccia incompleta.

Pubblicato il 18/6/2025

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verificato da MonsterInsights