Il tatuaggio elettronico pronto a cambiare le regole dell’EEG, e non solo

Il tatuaggio elettronico pronto a cambiare le regole dell’EEG, e non solo

Alternativa pratica e precisa per un elettroencefalogramma, un tatuaggio elettronico può rilevarsi utile nella vita di tutti i giorni

Tra le tante applicazioni non scontate dei wearable, quella studiata dal gruppo di lavoro della University of Texas guidato da Nanshu Lu è sicuramente uno dei più curiosi e originali. Si tratta di una specie di tatuaggio elettronico temporaneo, da applicare sulla nuca ai fini di esami o ricerche neurologiche.

Un argomento allo studio già a qualche tempo con diversi risvolti, ora indirizzato tra gli altri su questo canale con maggiore probabilità di sfociare in qualche risultato concreto.

Eun EEG più pratico e preciso, tanto per cominciare

La prospettiva è superare i limiti degli attuali sistemi EEG per eseguire un elettroencefalogramma, dove la posa degli elettrodi richiede tempo, l’affidabilità delle letture dipende da tanti fattori e anche la praticità è sicuramente discutibile.

Tutti aspetti noti, ormai consolidati soprattutto perché in assenza di alternative concrete. Ora però, la prospettiva del tatuaggio elettronico può cambiare le cose. La prospettiva di eliminare gel per garantire il contatto, cavi e discontinuità nel segnale può diventare un ricordo, grazie a un sistema in grado di stampare direttamente sulla testa, la circuiteria necessaria a rilevare i segnali e trasmetterli.

Dallo scanner un circuito a misura di testa

La soluzione, ancora in fase di perfezionamento, prevede l’impego di uno scanner 3D grazie al quale digitalizzare la forma della testa. Successivamente, viene prodotto il relativo sistema di elettrodi, trasferito attraverso un macchinario dedicato, con una sottile pellicola dalla rapida asciugatura. Aspetto importante da ribadire, esattamente a misura del cranio, quindi a favore della precisione nei dati raccolti.

In questo senso, sono stati studiati anche materiali diversi per l’area degli elettrodi e per i moduli di trasmissione dei dati, aprendo a prospettive in parte tutte da scoprire. L’alternativa più pratica a un elettroencefalogramma è infatti l’opzione più visibile ma non l’unica.

Le prime idee dei ricercatori vanno in direzione di una suggestiva integrazione tra uomo e macchina. In pratica una forma innovativa di interfaccia, se non con il pensiero quasi. Oppure, più banalmente, un’alternativa, o uno strumento in più, al servizio di realtà virtuale e realtà aumentata. Infine, una prima sperimentazione di veri tatuaggi elettronici, anche temporanei dal potenziale tutto da scoprire. Sicuramente più allettante della prospettiva di un chip inserito sottopelle.

Pubblicato il 2/6/2025

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