Stabile e affidabile, il mondo wearable non può chiedere di meglio

Stabile e affidabile, il mondo wearable non può chiedere di meglio

Superate le oscillazioni degli ultimi anni, davanti ai wearable si prospetta un periodo di rassicurante rescita regolare

I periodi difficili per il mondo wearable sono tornati a essere più brevi e rari. La flessione registrata una volta esaurita l’impennata della pandemia di Covid-19 sta lasciando spazio al ritorno di una crescita più regolare, a vantaggio di un’innovazione importante.

Una sensazione confermata anche da ResearchAndMarkets.com con la più recente analisi del settore, stimato in 109,34 miliardi di dollari alla fine del 2023, e destinato a raggiungere quota 303, 98 miliardi di dollari nel 2029, con una crescita annuale del 18,58%.

I soliti noti, ma non solo

Numeri importanti, sintomi di un mercato sicuramente in salute, aperto alla competitività e quindi ricco di novità. Dove i protagonisti al momento restano tuttavia i soli noti, a partire da Apple e Samsung, affiancate da Xiaomi, Huawei e Fitbit, indicata ancora come tale, forse a vuole sottolineare il divario persistente con i piani Google.

Non mancano però gli spazi per altri pretendenti, a partire da chi coltiva da tempo settori di nicchia, Il più significativo, quello occupato da Garmin nel settore dello sport, ma anche l’attenzione di Imagine Marketing, il produttore indiano ai vertici nelle vendite, soprattutto con il marchio boAt, rivolta espressamente alla salute.

La visuale wearable di ResearchAndMarkets.com guarda però oltre gli smartwatch. Si dedica infatti anche agli smartglasses. Per quanto eterna promessa del settore e ancora in evidente difficoltà, sempre al centro dell’attenzione di tanti produttori e non avara di novità.

In particolare, più ancora della realtà aumentata, le prospettive guardano alle possibilità di tracciamento e supporto alla salute, o aiuto per chi soffre di problemi fisici. Un ambito diverso da quello attualmente principale del mondo professionale di formazione e assistenza a distanza, ma tutto da valutare per quanto riguarda effettive possibilità di fare presa sul grande pubblico.

Stesse sfide, su nuovi livelli

Più in generale, nei prossimi tempi il mondo wearable vivrà ancora delle principali sfide di oggi. A partire dalle sempre attuali questioni legate ad autonomia, precisione dei sensori e connettività, per andare alla ricerca di interfacce in grado di sfruttare meglio lo spazio disponibile sui pochi centimetri quadrati di display. Sempre più spesso, con tecnologia AMOLED.

Alle loro spalle, algoritmi di analisi sempre più completi e precisi, e non solo grazie all’intelligenza artificiale, ma proprio alla crescita dei sensori e della relativa affidabilità. Da conciliare naturalmente con tutte le questioni legate alla privacy, soprattutto quando si parla di salute ed entrano in gioco il cloud e l’IA.

USA, terra dei wearable. Asia permettendo

A livello geografico, il mercato principale per i wearable resta il Nord America, con il 32% delle vendite globali. Non solo USA, ma anche Canada, nonostante le tre principali città per diffusione siano San Francisco, New York e Los Angeles.

Anche l’Europa si difende bene però. Soprattutto, quando si parla di Gran Bretagna, Germania e Francia. In questo caso, con una maggiore attenzione alle funzioni per salute e benessere. Dal canto suo, l’Asia può contare sul maggiore fattore di crescita annua, il 20%, dal quale scaturisce anche una forte spinta per l’innovazione.

Da tenere sott’occhio infine, secondo ResearchAndMarkets.com, settori emergenti, come quello dei visori, dove la soluzione Razer Facial adottata nei Meta Quest 3 segna una svolta importante sul fronte del confort e dell’ergonomia, e gli smartring, con tecnologie più affidabili e precise per rilevare alcuni parametri vitali, come a dimostrato Noise con Luna Ring.

Pubblicato il 6/5/2025

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verificato da MonsterInsights