La precisione Oura Ring sfida la dipendenza da oppioidi

La tecnologia Oura Ring al servizio di uno studio per individuare i segnali e contrastare le conseguenze dell’abuso di oppioidi
Grazie all’impegno di Oura Ring, si apre una nuova importante frontiera sul potenziale degli smartring. Dalla collaborazione guidata dalla Digital Medicine Society nasce infatti una sperimentazione mirata ad affrontare i disturbi derivanti dall’utilizzo eccesivo di oppioidi.
Un gruppo di lavoro assortito e autorevole, del quale faranno parte anche tra l’altro anche Google con il patrimonio di competenze Fitbit, oltra a Duke University, e UNC-Chapel Hill, insieme a diverse associazioni sul territorio.

Uno smartring contro le dipendenze
Un primo passo interessante, per sperimentare il vero potenziale dei wearable in generale, non solo degli smartring, nel contrastare un problema molto diffuso e dalle potenziali conseguenze devastanti per tante persone.
Solo negli USA infatti, si parla di 5,7 milioni di persone interessate, causa di oltre ottantamila morti all’anno. A livello globale, si parla di 40 milioni di soggetti vittime del problema. Una parte importante di loro, per effetti dovuti a ricadute. Esattamente il punto dove la tecnologia wearable può intervenire.
La precisione dei sensori e degli algoritmi Oura Ring sono infatti in grado di rilevare per tempo ogni potenziale segnale di esposizione a un rischio di ricaduta nell’abuso di oppioidi. Mai come in situazioni del genere, la prevenzione è importante, e riconoscere la causa esatta di cambi improvvisi nella frequenza cardiaca, stress, insonnia o inattività prolungata significa poter prevenire situazioni di isolamento sociale, depressione e ansia, con le potenziali conseguenza.

L’IA alleata della prevenzione
Il ruolo di Oura Ring nelle cure dall’abuso di oppioidi sarà esattamente rilevare tutti i parametri del caso in modo continuo, senza interferire significativamente con le abitudini della persona, riducendo anche l’esigenza di ricarica rispetto a uno smartwatch, aumentano così le possibilità di ricavare un quadro della salute più affidabile
Lo studio pilota ha appena preso il via, e durerà cinque mesi. Durante il quale saranno raccolte informazioni preziose, necessarie anche a sviluppare i relativi algoritmi di intelligenza artificiale utili soprattutto in fase di prevenzione.
Pubblicato il 5/5/2025