Prendono forma gli Air Gen 2, smartglasses secondo Meta

Prendono forma gli Air Gen 2, smartglasses secondo Meta

Emergono dettagli interessanti sugli Air Gen 2, il progetto Meta intenzionato a rivoluzionare gli smartglasses all’insegna della praticità

Il progetto smartglasses Meta inizia a compiere i primi passi concreti. Annunciati solo pochi mesi fa, gli Aria Gen 2 non nascondono l’ambizione di trovare la strada giusta per il wearable probabilmente più controverso, dalle infinite promesse e dai scarsi risultati.

Al momento il progetto resta prerogativa degli sviluppatori, per rilevare le prime impressioni d’uso e cercare le applicazioni più adatte a sfruttarne le caratteristiche. Emergono però alcuni risultati interessanti.

Rispetto alla prima versione Aria Gen 2 intende dimostrare una migliore ergonomia, superando uno dei principali problemi degli smartglasses. L’obiettivo è adattarsi alla morfologia per il viso, integrando al tempo stesso un maggiori numero di sensori, aumentandone la precisione, in modo da favorire la naturalezza dei movimenti.

Gli occhiali puntano a non superare il peso di 76 grammi. Sono previste otto misure, non solo per lunghezza e larghezza della montatura, ma anche per la distanza del ponticello che unisce le lenti e delle lenti stesse. Al momento, difficile ignorare come sull’estetica, probabilmente non definitiva, ci siano margini di miglioramento.

Nuovi sensori per una precisione senza precedenti

Dal punto di vista della tecnologia, il sensore della fotocamera principale passerà da 70 db della prima versione ai 120 dB, utile soprattutto condizioni di scarsa illuminazione. In totale, su Aria Gen 2 sono previste quattro telecamere, utili per allargare il campo visivo e inquadrare gli oggetti da elaborare.

Sono inoltre previsti nuovi sensori, a partire da uno per la luce ambientale, pensato per migliorare il controllo dell’esposizione e sviluppare nuove funzionalità in condizione di scarsa luminosità.

Infine, un microfono inserito sulla parte frontale tra le lenti, in prossimità del naso, aumenterà l’efficacia della cancellazione del rumore.

Su Aria Gen 2, Meta introdurrà anche il monitoraggio dei parametri di salute sugli smartglasses. È infatti previsto un sensore per la frequenza cardiaca e relative analisi.

Meno vistosi ma più efficaci

La maggior precisione dell’analizzare le scene inquadrate, e quelle circostanti, permetterà di sviluppare nuove funzioni sfruttando l’intelligenza artificiale. Dall’analisi dettagliate dei movimenti naturali, oltre a mani e testa, anche gli occhi, Meta promette un salto di qualità nell’interazione con l’ambiente circostante e le applicazioni in fase di sviluppo.

Quando sarà finalmente possibile scoprirle è probabilmente ancora presto. È però realistico aspettarsi qualcosa di importante già entro la fine dell’anno.

Dalle indicazioni emerse, si può ragionevolmente pensare a un’interfaccia più naturale con realtà aumentata e realtà virtuale, presumibilmente meno vistosa di quella proposta da Vision Pro, ma anche una soluzione per dialogare con sistemi di automazione.

Pubblicato il 5/6/2025

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