Con Meta AI app gli smartglasses Ray-Ban diventano un modello unico

L’aggiornamento Meta IA app rende gli smartglasses prodotti insieme a Ray-Ban un wearable su misura con il quale interagire
Anche sui Ray-Ban Meta glasses arriva l’intelligenza artificiale. Un aggiornamento della Meta View app, promette infatti nuove opportunità per quelli che si possono tranquillamente definire gli smartglasses di maggiore successo attualmente sul mercato.
Una novità per certi versi attesa e anche scontata. Considerando l’enorme patrimonio Meta e le relative competenze in materia di IA, era solo questione di tempo capire come sarebbe stata messa al servizio del wearable.

Svolta all’insegna dell’IA
L’importanza della svolta è segnata anche da un aggiornamento ufficiale del nome. View lascia infatti il posto a Meta AI, conservando tuttavia tutte le caratteristiche della precedente, archivio foto e video compreso, aumentandone però la portata.
Nella nuova Meta AI app quindi, su iOS o Android, sarà possibile controllare tutti i contenuti, così come personalizzare le impostazioni degli smartglasses. Oltre al sempre importante aspetto di gestire le impostazioni per la privacy, in materia soprattutto di condivisone dei dati con Meta.
Inoltre, la possibilità di gestire anche i comandi vocali, sempre utili per quando si preferisca agire a mani libere, senza passare dallo smartphone.

Perfetti compagni di avventura
Nella circostanza, resta però protagonista il contributo dell’intelligenza artificiale. Si può quindi intervenire sulle immagini per esempio per rimuovere oggetti non desiderati o apportare modifiche. Oppure chiedere suggerimenti su cosa visitare e come muoversi quando si visita una città. Con il passare del tempo, grazie alle interazioni raccolte, aumentando il livello di precisione e personalizzazione.
Meta AI app raggiunge quindi un livello superiore nell’interazione vocale. Non si limita a fornire risposte sulla base di quanto trovato nel Web, ma indirizza la ricerca sulla base dello storico personale. All’occorrenza, è anche possibile memorizzare domande, da riproporre quando necessario senza doverle ripetere
Per esempio, può tornare utile a memorizzare i proprio gusti personali, così da suggerire eventuali mete per un viaggio o, se si è già scelta, indicare cosa visitare una volta sul posto, o cosa mangiare.
Per i più attenti ala privacy, è sempre importante ricordare come tutto questo comporti la condivisione pressochè totale con Meta dei propri dati personali, compresi quelli prodotti su Facebook e Instagram.
Pubblicato il 30/4/2025